Il 47,5% dei ragazzi abruzzesi dedica tempo alla lettura al di fuori degli impegni scolastici; il 53% sceglie la narrativa, distanziando di molto altri generi; il 73% dei ragazzi sceglie autonomamente le proprie letture, distanziando le indicazioni istituzionali delle famiglie e delle scuole; grande importanza del passaparola in rete, il 60,9%, nella scelta. Questi i principali risultati del questionario svolto tra i ragazzi delle scuole superiori che partecipano, o hanno partecipato nei precedenti anni, in qualità di giuria popolare, al Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli. I dati dell’indagine diventeranno ora una pubblicazione che il Comitato Organizzatore del Premio distribuirà nel 2024 alle Scuole abruzzesi, ai Comuni, alle istituzioni culturali ed alla Regione.
Il Premio è stato protagonista, insieme al Cepell (Centro per il libro e la lettura) ed all’Università di Urbino, del Festival Nazionale del Giornalismo Culturale, tenutosi nel fine settimana al Palazzo Ducale di Urbino e dedicato all’illustrazione dell’indagine sulla lettura, in Italia, ma anche in Abruzzo. E quello dedicato all’Abruzzo è stato realizzato proprio con le giurie popolari attive nelle scuole, 32 in tutto, sparse sul territorio: nei capoluoghi di Provincia, nelle città medie e nei paesi. Al questionario hanno risposto 1.001 ragazzi dai 16 ai 19 anni, compilando moduli, dichiaratamente anonimi, distribuiti attraverso le scuole. Dall’indagine emerge inoltre che il 60% acquista i libri in libreria ed il 34% online; l’ 89% dichiara di aver visitato una libreria e, tra questi, il 64% dichiara che siano un luogo di incontro e di promozione della cultura; il 91% dichiara che la lettura sia un’attività utile per la crescita personale ed il 64,8% dichiara che sia utile per il futuro professionale. Il 37% segnala l’esistenza di un gap tra la propensione e la possibilità di leggere tra le zone interne e le zone più urbanizzate del territorio.