In Abruzzo scosse e neve, un morto e un disperso

Calamita’ naturali in serie sull’ Abruzzo: nevicate, allagamenti, fiumi che escono dal proprio letto e, in ultimo, quattro scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 della scala Richter con epicentro nell’area di Montereale, dove le persone sono bloccate in casa da un metro e mezzo di neve. Una vittima e un disperso finora, rispettivamente un uomo di 83 anni rimasto sepolto nel crollo della sua stalla in una frazione di Castel Castagna e un uomo di 60 anni finito sotto a una slavina a Campotosto.

Nel Teramano un ragazzino ed una giovane donna sono stati estratti vivi dalle macerie della loro abitazione; nel Pescarese il dipendente di un supermercato e’ stato tratto in salvo dopo il crollo del tetto. Una valanga avrebbe investito l’hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese: l’allarme e’ stato dato da due clienti. Una situazione d’emergenza da oltre 72 ore, cominciata con una intensa nevicata che ha messo in ginocchio la regione, con migliaia di persone senza corrente elettrica – un disservizio che oscilla tra le 87 mila e le 120 mila utenze disalimentate – e senza acqua in molti Comuni delle tre province della costa adriatica; ad aggravare il tutto, nelle ultime ore, prima l’ esondazione di due fiumi nel pescarese, poi le scosse sismiche in rapida successione. In oltre 30 Comuni le scuole erano chiuse gia’ da lunedi’ scorso, mentre dopo le scosse sismiche odierne e’ stata disposta anche la chiusura di uffici pubblici all’Aquila e Teramo per le verifiche di agibilita’.

Intanto sono arrivati l’Esercito e numerose squadre di vigili del Fuoco e di Protezione civile da altre regioni per aiutare nelle operazioni di sgombero della neve, soprattutto a Chieti, Lanciano e Penne. A distanza di poche ore dagli eventi sismici non e’ ancora chiaro il conto dei danni anche per le difficolta’ di raggiungere alcune localita’ isolate dalla neve nell’area dell’epicentro: intanto pero’ sono stati segnalati crolli nel municipio della vicina Campotosto, frane a Chieti, il parziale crollo del tetto di una chiesa a Citta’ S.Angelo, oltre a crolli di stalle, con alcune centinaia tra ovini e bovini morti nel Pescarese e nel Teramano. In quest’ultima area, gia’ messa a dura prova per i gravi danni del sisma dello scorso 30 ottobre e per le enormi difficolta’ degli ultimi giorni, soprattutto per la mancanza di energia elettrica, e da qualche ora per la mancanza di acqua, e’ ormai psicosi da cataclisma, tanto da indurre la popolazione a fuggire dalla citta’ capoluogo. Si temevano disordini nel carcere di Castrogno, visto che i detenuti e il personale sono al freddo da giorni per un guasto all’impianto di riscaldamento: l’amministrazione penitenziaria si e’ attivata per far sfollare 120 detenuti – a partire da domani in attesa di sgomberare la neve dalle strade – lasciando sul posto solo 100 detenuti tra 41 bis e sex offender. Allagamenti ed evacuazioni in alcuni Comuni del Pescarese dopo l’esondazione dei fiumi Pescara e Saline: la situazione e’ in continua evoluzione, ma la pioggia non da’ tregua. Per assicurare il coordinamento delle attivita’ emergenziali da porre in essere e’ stato convocato il Comitato Operativo Regionale. 

“Lo stato della rete strutturale-infrastrutturale di erogazione dell’energia elettrica in Abruzzo, lo abbiamo gia’ detto, attende ormai da troppo tempo interventi sia strutturali che di manutenzione straordinaria. Enel dovra’ tempestivamente mettere mano agli investimenti sulla rete di distribuzione annunciati fin dall’agosto 2015 che, evidentemente, o non si stanno effettuando ovvero stanno procedendo ad un ritmo evidentemente troppo blando”. Lo afferma il sottosegretario e assessore alla Protezione Civile Mario Mazzocca

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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