Inaugurato l’anno accademico del GSSI col ministro Manfredi

“L’Aquila e’ un esempio, tra gli altri, di come, anche grazie alle istituzioni locali, la ricerca di base, condotta al GSSI, all’Universita’ o nei Laboratori Nazionale del Gran Sasso, possa interagire con le imprese di alta tecnologia e trasformarsi in applicazioni”. Cosi’ il Ministro dell’Universita’ e della Ricerca, Gaetano Manfredi, partecipando alla cerimonia online relativa alla inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 della scuola di alta formazione Gran Sasso Science Institute dell’Aquila. Introdotta dal Rettore, professor Eugenio Coccia, all’evento ha partecipato anche Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, che ha tenuto la Lectio Magistralis Economia, Innovazione, Conoscenza. A proposito dei fondi per Universita’ e Ricerca, Manfredi ha annunciato: “Ci sara’ una discussione parlamentare, ma al momento dei 209 miliardi previsti dal Recovery Plan, 9 sono destinati alla ricerca, circa uno alla formazione universitaria e altrettanto alla ricerca medica: oltre 10 miliardi, un risultato significativo, che si va a sommare ai finanziamenti ordinari che sono stati comunque aumentati di un miliardo rispetto al passato”. “Il rafforzamento dell’istruzione deve avere un ruolo centrale. L’esiguita’ dell’investimento in conoscenza e un insufficiente riconoscimento della sua fondamentale importanza da parte della societa’ e’ una delle principali ragioni del nostro progressivo declino”, ha detto Visco nel ricostruire dati alla mano il rapporto tra ricerca e benessere economico del Paese.

“La riscoperta dello studio, scientifico e umanistico, e’ la vera radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico. Non puo’ che essere questa la base sulla quale costruire il nostro futuro”, ha auspicato il Governatore. Attivato nel 2013 sotto gli auspici dell’OCSE per il rilancio dell’Abruzzo dopo il sisma del 2009, il GSSI ha avviato cosi’ il suo ottavo anno accademico e rappresenta “oggi un segno tangibile della rinascita dell’Aquila come moderna citta’ della conoscenza, capace di attirare nel capoluogo abruzzese studenti e ricercatori di talento da tutto il mondo”. Dopo aver ricostruito la nascita e i risultati gia’ conseguiti dal GSSI, il rettore Coccia ha disegnato il cammino futuro dell’Istituto: “Ogni universita’ in qualsiasi territorio operi, appartiene al mondo, mondo che oggi deve dare una risposta a una grande domanda: torniamo alla situazione in cui ci trovavamo prima della pandemia, oppure accettiamo la sfida della sostenibilita’ sociale e ambientale? Prima di questa crisi contavamo gli anni mancanti a che vaste aree del nostro pianeta diventassero inabitabili a causa del cambiamento climatico. Temevamo che l’ascesa dell’intelligenza artificiale potesse portare a una disoccupazione di massa, mentre la disuguaglianza causata dalla concentrazione delle risorse in poche mani minacciava di raggiungere ben presto livelli esplosivi. Queste preoccupazioni sono ancora piu’ urgenti ora e le conseguenze della pandemia renderanno impossibile ignorarle piu’ a lungo. Il mondo si avvicina a una difficile ricostruzione, e noi come esponenti della comunita’ universitaria abbiamo il dovere di presidiare la liberta’ di pensiero, aprire l’accesso alla conoscenza a tutti e rendere possibile l’empowerment dei cittadini. Il ruolo di un giovane istituto di ricerca e formazione credo sia oggi piu’ importante che mai”, ha concluso il rettore.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Aggredisce l’ex compagna con un coltello, arrestato

Una donna e’ stata aggredita a Luco dei Marsi. Si tratterebbe di un tentato femminicidio …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *