Incendi boschivi 2024, meno roghi in Italia ma cresce il pericolo medio. Criticità anche in Abruzzo

Il rapporto 2024 del Centro comune di ricerca (Jrc) della Commissione europea sugli incendi boschivi in Europa, Medio Oriente e Nord Africa mostra un quadro complesso per l’Italia: il numero complessivo di incendi è diminuito, ma il pericolo medio è aumentato, superando tra luglio e settembre l’80% dell’Indice meteorologico antincendio (FWI), il valore più alto dal 2007. La stagione degli incendi del 2024 risulta più lunga e intensa, con grandi roghi in crescita dal 2017.

Nel 2024 in Italia si sono registrati 3.784 incendi boschivi, l’11,3% in meno rispetto al 2023. La superficie bruciata è scesa da 88.805 a 52.623 ettari (-41%), con una media di 13,9 ettari per incendio. Circa un quarto dell’area totale colpita (13.507 ettari) ricade in siti Natura 2000. Il rapporto evidenzia una forte riduzione degli incendi in Sicilia, mentre Lazio, Campania e Sardegna mostrano un aumento delle superfici bruciate. Il picco degli eventi è stato registrato tra fine luglio e metà agosto, con incendi frequenti nelle ore più calde e in territori collinari caratterizzati da macchia mediterranea.

Quanto alle cause, il documento segnala che la maggior parte degli incendi deriva da comportamenti dolosi o colposi: rinnovo dei pascoli, dissidi tra cacciatori, atti vandalici, ritorsioni, combustione di residui agricoli e attività ricreative. Solo l’1% è imputabile a fenomeni naturali come i fulmini.

Il rapporto analizza anche il contesto climatico: il 2024 è stato l’anno più caldo della serie in Italia, con un’anomalia di +1,33 °C rispetto alla media 1991-2020, caratterizzato da un forte aumento di notti tropicali e giorni caldi. Le precipitazioni annuali sono state superiori dell’8% alla media, ma con forti differenze territoriali: valori negativi al Sud e nelle Isole, positivi al Nord. L’indice di siccità CDD è risultato elevato soprattutto in Sicilia, Sardegna, lungo la costa laziale e nella Puglia meridionale.

Secondo il Jrc, gli effetti della siccità da maggio si sono estesi a diverse aree, tra cui Abruzzo e Marche, per le quali nel 2024 è stato dichiarato lo stato di emergenza per crisi idrica.

immagine di repertorio

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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