Nei primi otto mesi dell’anno, i casi di infortuni mortali (esclusi gli studenti) denunciati all’Inail sono stati in totale 674, con un calo di quelli “in occasione di lavoro” ed un aumento di quelli in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro. E’ quanto emerge dai dati Inail aggiornati ad agosto. In particolare, le denunce di infortunio in occasione di lavoro con esito mortale sono state 488 (-3% rispetto allo stesso periodo del 2024); le denunce di infortuni in itinere con esito mortale sono state 186 (+8,8%).
Quanto al numero complessivo delle denunce di infortunio (sempre al netto degli studenti) presentate all’Inail nei primi otto mesi dell’anno, quelle in occasione di lavoro sono state 271.976, in diminuzione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024; quelle degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono state 61.799, in aumento dell’1,0%. “Tenuto conto dei dati sul mercato del lavoro rilevati mensilmente dall’Istat nei vari anni, con ultimo aggiornamento agosto 2025, e rapportato il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro (al netto degli studenti) a quello degli occupati (dati provvisori), si evidenzia un’incidenza infortunistica – sottolinea l’Inail – che passa dalle 1.317 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di agosto 2019 alle 1.125 del 2025, con un calo del 14,6%. Rispetto ad agosto 2024 la riduzione è del 2,0% (da 1.148 a 1.125)”.
In aumento le patologie di origine professionale denunciate all’Inail sempre nel periodo gennaio-agosto che sono state 64.118 (+8,9% rispetto allo stesso periodo del 2024). Tornando ai casi mortali in occasione di lavoro, il calo annuo è legato sia alla componente femminile (le denunce sono passate da 31 a 26) sia a quella maschile (da 472 a 462). Diminuiscono le denunce che riguardano lavoratori italiani (da 383 a 380) e stranieri (da 120 a 108). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce: 45-59 anni (da 239 a 263 casi) e 25-29 anni (da 15 a 17). Riduzioni tra i 20-24enni (da 23 a 14), tra i 30-44enni (da 84 a 76) e tra gli over 59 (da 137 a 110). Per i casi mortali in itinere, l’incremento è legato sia alla componente maschile (le denunce sono passate da 147 a 157), sia a quella femminile (da 24 a 29). Aumentano le denunce dei lavoratori italiani (da 137 a 146) e degli stranieri (da 34 a 40).