Lettere per il referendum, rinviata l’udienza

Rinviata al prossimo 14 dicembre, per un difetto di notifica al segretario del Pd abruzzese Marco Rapino, l’udienza del procedimento sulle lettere per il si’ al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso, inviate ai cittadini dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Per questa vicenda, con le accuse di abuso d’ufficio e violazione dei dati personali, sono indagati sia D’Alfonso sia Rapino, oggi assenti in aula.

Presente all’udienza, invece, il cittadino che ha dato origine al procedimento, presentando alcuni esposti nei quali si e’ lamentato per l’invio di sms con finalita’ di propaganda elettorale al numero privato del proprio cellulare, e per alcune telefonate dello stesso tenore, che sarebbero state effettuate per conto del presidente della Regione, nel corso delle quali l’interlocutore, a precisa richiesta di identificarsi, si sarebbe rifiutato di fornire il proprio nominativo. In un altro esposto, il cittadino ha segnalato una lettera per il si’ al referendum costituzionale, che riportava lo slogan “La Regione dice La Regione fa” e che e’ stato anche oggetto di una sanzione, ai danni della Regione Abruzzo, da parte dell’Agcom nazionale.

Il pm Salvatore Campochiaro aveva disposto la richiesta di archiviazione, ma il legale del cittadino ha presentato opposizione, denunciando la carenza delle indagini preliminari svolte dagli inquirenti e chiedendo un supplemento d’indagine. Il Gip Di Carlo ha respinto la richiesta del pm e fissato l’udienza in camera di Consiglio: adesso dovra’ decidere se ordinare indagini suppletive, archiviare o disporre l’imputazione coattiva. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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