Manutenzione autostrade, chiesto il processo per 4 dirigenti di Strada dei Parchi

Chiesto il processo per l’imprenditore Carlo Toto, patron dell’ omonimo gruppo che controlla Strada dei Parchi, concessionaria autostrade A24/A25. Domani in programma l’udienza di rinvio a giudizio davanti al gup del Tribunale dell’Aquila, nell’ambito dell’inchiesta sullo stato strutturale di ponti e viadotti nei tratti del territorio aquilano. In concorso con altri tre dirigenti del gruppo, a Toto sono contestati i reati, a vario titolo, di attentato alla sicurezza dei trasporti e crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, inadempienza nelle pubbliche forniture, inadempienza e frode nelle pubbliche forniture.

Rischiano il processo anche il consigliere di amministrazione della holding del Gruppo Toto, Cesare Ramadori, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Sdp, della quale oggi e’ presidente, Igino Lai, responsabile di esercizio di Sdp, e Gianfranco Rapposelli, amministratore delegato di Infraengineering, altra societa’ del gruppo specializzata nella progettazione.

I Pm sottolineano anche che in riferimento ai coefficienti di sicurezza delle opere, per risparmiare i costi realmente necessari, sarebbero stati attribuiti fittiziamente requisiti di sicurezza attraverso calcoli di progetto in realta’ non collegati alla struttura.

L’inchiesta, partita alcuni anni fa, e’ scattata anche sulla base di esposti delle associazioni ambientaliste, in particolare il Forum H2O, da sempre critiche con la gestione di Sdp. In alcune di queste infrastrutture negli anni scorsi si sono verificati di parte di impalcato oltre a essere visibili materiali ferrosi. I riflettori delle Procure – oltre all’Aquila, indagano Pescara e Teramo – sulle infrastrutture autostradali si sono accesi in particolare dopo il tragico crollo del Ponte Morandi nell’agosto 2018. Sdp, anche nelle polemiche a distanza con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha sempre sostenuto di aver agito nel pieno rispetto di contratti e convenzioni garantendo la sicurezza tanto che nessuna autorita’ ha mai emesso provvedimenti di chiusura come invece accaduto per altre realta’. L’udienza preliminare davanti al Gup era saltata per improvvisa indisponibilita’ di un giudice il 27 gennaio scorso.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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