Montagna. Legge nazionale, altolà Regioni a Gelmini: così non va

Lettera al ministro: ha criticità, anche politiche, è da revisionare

La bozza della legge nazionale della montagna “a parere delle Regioni, presenta profili di criticità, alcuni anche di natura politica, per i quali è assolutamente necessario procedere ad una revisione”. Così recita la lettera inviata dal presidente della conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, alla ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, dopo che ieri, la commissione Affari istituzionali e Politiche della montagna, coordinata dall’assessore all’Istruzione della Regione Valle d’Aosta, Luciano Caveri, aveva richiesto di bloccare l’iter di approvazione della legge per il mancato coinvolgimento delle Regioni. “Essendo consapevoli dell’importante sforzo che si sta compiendo e condividendo la necessità di realizzare quelle riforme necessarie per le nostre montagne”, prosegue la missiva, le Regioni richiedono “di istituire già nelle prossime ore e, in ogni caso, prima dell’esame preliminare della bozza di disegno di legge da parte del Consiglio dei ministri, un tavolo politico di confronto”. Della questione se ne riparlerà domani, alle 10, durante la conferenza delle Regioni.
“Sarò io ad illustrare a tutti presidenti delle Regioni quanto è emerso nella riunione di ieri della commissione”, commenta alla ‘Dire’ l’assessore Caveri. E aggiunge: “credo sia scontato, dopo la lettera inviata da Fedriga alla ministra Gelmini, il rinvio dell’approvazione della legge e l’istituzione di un tavolo per discuterne in maniera condivisa”.

fonte «Agenzia DIRE»

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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