Napoletani in trasferta a Lanciano per mettere a segno truffe ai danni di anziani sono stati arrestati dopo che avevano cercato di mettere in atto il trucchetto del nipote che telefona e dice di ricevere le persone e pagare 4.400 euro, contanti oppure in oro e gioielli, per un pacco contenente materiale informatico. La nonnina stavolta non è caduta nella trappola, avendo sospettato il malaffare e così ha avvisato immediatamente i carabinieri. Poco dopo i due napoletani, dediti all’inarrestabile malaffare delle truffe contro gli anziani, vengono bloccati ed arrestati. Un terzo complice, il telefonista, operava direttamente da Napoli. A conclusione della repentina attività dei militari nell’atteso pacco in realtà è stato poi trovato semplicemente scatole di sale, una confezione di cubetti di accendi fuoco, le cosiddette diavoline, nastro da imballaggio. I due sono stati anche denunciati per ricettazione della macchina con cui hanno raggiunto Lanciano. L’auto era stata rubata nel 2017 a Napoli e circolava con una targa clonata.
Un terzo napoletano di 25 anni ha eseguito la truffa prima rimediando 10 mila euro in contanti e vari prelievi in banca col bancomat che è riuscito a farsi consegnare dall’anziana. Ma dopo gli è andata male perché le telecamere dell’istituto di credito l’hanno immortalato mentre prelevava soldi. E’ così ha rimediato una denuncia per truffa.