“Ennesimo vile attacco ad una sede della Cgil da parte di sedicenti gruppi non meglio identificati. Questa mattina abbiamo ritrovato la sede di Ortona deturpata con scritte infamanti. Scritte e simboli già utilizzati in altre nostre sedi in Abruzzo e più in generale in Italia”. A sottolinearlo in una nota è la Cgil Chieti, con il segretario Francesco Spina, che stigmatizza la scritta rossa ‘Sindacato nazista’ con cui è stata imbrattata la vetrata.
“Esprimiamo – aggiunge – il più totale sdegno nei confronti del vile gesto. Le nostri sedi sono da sempre presidi di democrazia e libertà e quanto accaduto non ha niente a che fare con il dissenso o pensiero critico, ma ci riporta direttamente agli anni più bui della storia del nostro Paese”. Colpite negli ultimi mesi anche le sedi di Teramo, Chieti e Pescara. “Tali continui episodi – viene evidenziato – dimostrano che esiste un tentativo nemmeno tanto velato di voler forse intimidire chi, quotidianamente è a contatto con cittadini, pensionati e lavoratori, cercando di dare risposte a problemi sempre più grandi di questa fase storica di crisi economica e sociale. Segnali come questi non vanno sottovalutati, per tali ragioni chiediamo a tutte le Istituzioni di mobilitarsi contro il clima di crescente odio immotivato che colpisce in maniera ingiustificata le sedi del sindacato”
“Sono vicino e solidale alla CGIL per il nuovo attacco alla sede di Ortona, ma anche allarmato per il susseguirsi di raid che sono espressione del clima politico che si sta instaurando e di una regia unica che unisce i fatti accaduti a Teramo e Pescara per mano di gruppi di sedicenti No-vax. Arrivi una condanna netta da parte delle istituzioni tutte”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci. “Ora più che mai va sollecitato il dialogo e il coinvolgimento delle parti sociali nelle scelte che riguardano la comunità – incalza Paolucci – Non possiamo restare inerti a registrare i danneggiamenti dei presidi territoriali dei lavoratori. Ora più che mai la politica e le istituzioni devono far sentire la loro voce, mettere in campo iniziative chiare a difesa dei lavoratori e del sindacato”.