Cronaca

Chieti, riapre il complesso archeologico delle Terme Romane

Riapre, a Chieti, il complesso archeologico delle Terme Romane, che a luglio, agosto e settembre ospiteranno visite guidate ma anche concerti, spettacoli teatrali e una degustazione di cibi e vini. Ad annunciare l'iniziativa la soprintendente Rosaria Mencarelli, alla presenza del sottosegretario ai Beni Culturali Gianluca Vacca, in visita al rinnovato sito archeologico, accompagnato dalla consigliera regionale M5s, Sara Marcozzi, e dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.

"In questa regione ci sono grandissime potenzialità su questo fronte. Sicuramente da parte mia ci sarà tutto l'impegno possibile per supportare progetti di questo tipo in ogni territorio. Per troppo tempo - ha detto Vacca - la politica si è dimenticata della cultura e di quanto sia importante per la nostra identità e la nostra economia: solo affondando le radici nel passato è possibile proiettarsi verso un futuro virtuoso''. La riapertura delle Terme Romane è stata possibile grazie ad una partnership finanziaria frutto della sinergia tra Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio d'Abruzzo e la società Abrex, circuito di credito commerciale dell'Abruzzo, con il coinvolgimento di realtà imprenditoriali abruzzesi come Dime Srl, Merlino Progetti, Elettroedil, Edilpellegrini, Icobit Abrex, che si è candidata a realizzare l'intervento richiesto dalla Soprintendenza senza costi per l'amministrazione pubblica ha finanziato, grazie all'intervento dei privati, le opere necessarie alla fruibilità del sito per un importo pari ad euro 21.500 euro.

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Provette scadute in un laboratorio analisi, denunciato il direttore dal Nas

 In un laboratorio di analisi venivano eseguiti prelievi utilizzando dispositivi medici diagnostici in vitro scaduti. E' quanto è stato accertato dai carabinieri del Nas di Pescara nel corso dei controlli, eseguiti in collaborazione con il personale della Asl, in un laboratorio di analisi cliniche della provincia dell'Aquila. Il direttore sanitario della struttura, che operava in regime di convenzione e accreditamento con il Servizio sanitario regionale, è stato denunciato. Sono state sottoposte a sequestro 1.842 provette per prelievo ematico di varie tipologie, tutte scadute. Il direttore, inoltre, è stato segnalato all'autorità amministrativa e sanitaria per avere omesso di dotare tutti gli ambienti del punto prelievo di idoneo impianto ventilazione, di predisporre procedure codificate per il trasporto dei campioni ematici dal punto prelievo esterno al laboratorio di analisi, di dotare i servizi igienici di idoneo dispositivo lavamani e di aver esercitato l'attività in commistione con uno studio medico di fisioterapia. 

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Torna la Notte Bianca dell’Adriatico, 9 km di riviera diventano pedonali

Oltre nove chilometri di litorale trasformati in un unico percorso ciclopedonale e nella piazza lineare più grande e sostenibile della riviera adriatica, divertimento, iniziative, musica e concerti, tra cui quelli di Loredana Bertè e Irene Grandi. Tutto pronto a Pescara per la Notte Bianca dell'Adriatico che, giunta alla sua terza edizione, si svolgerà sabato 14 luglio. L'ambizione dell'amministrazione comunale è quella di superare i risultati degli anni precedenti: le presenze furono 188mila nel 2016 e 250mila nel 2017. L'intero lungomare pescarese diventerà, per una notte, interamente ciclopedonale e si trasformerà in un palcoscenico itinerante. Oltre a Loredana Bertè (Arena del Mare, ore 22.30) e Irene Grandi (Stadio del Mare, ore 1.00), ci saranno: Alborosie, Noyz Narcos, Frah Quintale, Mattia Briga, Edoardo Leo, Vincenzo Olivieri. Poi, ancora, Burlesque, teatro dialettale, pizzica, musica, sport, marching band. Imponenti le misure di sicurezza, per garantire che tutto - considerato che si attendono decine di migliaia di persone - si svolga in assoluta tranquillità. Numerose le variazioni alla viabilità cittadina: sono previste navette e parcheggi gratuiti per percorrere i luoghi delle iniziative e poter seguire tutti gli eventi. 

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Spray urticante durante una lite, panico sul bus sulla riviera di Montesilvano

Al culmine di una lite con un gruppo di ragazzi, avrebbero spruzzato dello spray urticante a bordo di un autobus di linea, creando allarme i passeggeri che hanno avvertito i classici sintomi provocati dalle bombolette per difesa personale, amplificati dall'ambiente ristretto. Protagoniste dell'episodio, avvenuto ieri sera a Montesilvano, sono due trans, che si sono allontanate subito dopo i fatti. A bordo di un autobus della Tua che percorreva il lungomare è scoppiata una lite tra le due trans e un gruppo di ragazzi. All'altezza dello stabilimento balneare 'La Bussola' le due hanno tirato fuori lo spray e l'hanno spruzzato. L'autista ha subito fermato il mezzo e tutti sono scesi, raggiungendo la spiaggia. I passeggeri hanno avvertito i classici effetti provocati dalle bombolette antiaggressione, come sensazione di soffocamento, rossore al viso e lacrimazione abbondante. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri e alcune ambulanze, che hanno assistito i passeggeri. Dopo pochi minuti all'aria aperta gli effetti sono passati. Nessuno è stato trasportato in ospedale. 

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Processo per gli appalti della ricostruzione, le difese sollevano un’eccezione

Ha sollevato un'eccezione, chiedendo la nullità del decreto di giudizio immediato, l'avvocato Pietro Gigliotti, che assiste l'imprenditore umbro Stefano Roscini, imputato insieme ad altre 14 persone, davanti al tribunale collegiale di Pescara, nell'ambito del processo sui presunti appalti pilotati per la ricostruzione nei comuni di Bussi e Bugnara. I legali degli altri imputati si sono associati alla richiesta del difensore di Roscini. Il pm avrà modo di replicare nella prossima udienza, in programma il 13 settembre. Secondo l'avvocato Gigliotti, nello specifico, non sarebbero state rispettate le condizioni che consentono il ricorso al rito speciale, poiché il suo assistito, nel corso degli interrogatori, non sarebbe stato chiamato a rispondere su tutti i capi di imputazione ma soltanto su quelli relativi all'applicazione delle misure cautelari. Tra i 15 imputati, oltre a Roscini, figurano l'imprenditore umbro Angelo Riccardini, l'ex colonnello dell'Esercito Giampiero Piccotti, l'ex capo dell'Ufficio per la ricostruzione numero 5 di Bussi, Angelo Melchiorre e l'architetto Emilio Di Carlo. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere utilità. Per la procura sono "evidenti" le prove dell'esistenza di una presunta "associazione a delinquere", finalizzata a pilotare gli appalti della ricostruzione privata del dopo terremoto a Bussi e Bugnara. Secondo il pm Anna Rita Mantini, le testimonianze raccolte, le acquisizioni di documenti, le intercettazioni telefoniche e soprattutto la confessione di un imprenditore sui pranzi delle tangenti, dimostrerebbero le responsabilità degli indagati nella "spartizione" degli aggregati dei lavori. 

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Il sindaco Maragno consegna alla Guardia di Finanza la concessione balneare 124 bis

E’ Montesilvano la prima città d’Abruzzo ad avere uno stabilimento balneare della Guardia di Finanza. Questa mattina, alla presenza del sindaco Francesco Maragno, del comandante regionale della Guardia di Finanza Gen. Flavio Aniello, del Capitano di Fregata della Capitaneria di Porto, Giuseppe Barretta e del Primo Maresciallo Vincenzo Giordano, si è svolta la cerimonia di consegna della concessione balneare n. 124 bis ai finanzieri. 

Tra gli stabilimenti balneari Bagni Bruno e Luna Rossa, all’altezza di via Isonzo,  è stato scoperto il cartello che delimita la concessione su cui sorgerà il primo lido dedicato ai finanzieri d’Abruzzo e su cui è riprodotta l’immagine illustrativa dello chalet che verrà realizzato nei prossimi mesi.

«Con questa consegna -  sottolinea il primo cittadino Francesco Maragno  - portiamo a compimento una procedura rimasta in sospeso da oltre un decennio, ma mai concretizzata. Nella duplice veste di sindaco e di ispettore della Guardia di Finanza è per me motivo di orgoglio affidare formalmente  questa concessione alle Fiamme Gialle che quotidianamente, insieme alle altre forze di polizia, lavorano con impegno sia per mare che a terra per garantire la sicurezza della nostra comunità».

Il Generale Flavio Aniello ha dichiarato: «La Guardia di Finanza ha avviato un intenso programma di protezione sociale su tutto il territorio nazionale. Il benessere dei militari e dei propri familiari, sia dal punto di vista psico-fisico che economico, è un obiettivo di carattere interno che riverbera sicuri effetti positivi anche sulle altre mission istituzionali affidate al Corpo a tutela dell’erario  e dei cittadini onesti. Sono particolarmente fiero ed orgoglioso di quanto è stato consentito in questa splendida città».

 

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Crollo hotel Rigopiano, una messa in suffragio il 18

Per la prima volta all'interno dell'area dell'Hotel Rigopiano, che era stata sottoposta a sequestro, con l'autorizzazione della Procura della Repubblica di PESCARA e della Compagnia Carabinieri di Penne, mercoledì 18 luglio alle 16.49, ora presumibile della valanga del 18 gennaio del 2017, verrà celebrata un messa in memoria delle 29 vittime della tragedia. La notizia è stata resa nota questo pomeriggio attraverso la pagina Facebook "Rigopiano in attesa del Fiore", dell'associazione parenti delle vittime di Rigopiano che invitano tutta la comunità Vestina a partecipare al momento commemorativo. 

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Scarichi abusivi in mare, Alessandrini sentito dai pm

"Si fa riferimento ad una serie di episodi in cui documentalmente mostriamo che siamo intervenuti, tanto che Fosso Vallelunga, su cui si annidano le osservazioni, è uno dei punti meno critici, visto che lo scorso anno si è partiti con il divieto di balneazione e quest'anno no". Così il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, indagato per i presunti mancati controlli sugli scarichi abusivi a fosso Vallelunga, tra Pescara e Francavilla, al termine dell' interrogatorio, durato circa mezz'ora, che si è tenuto alla presenza del procuratore aggiunto Anna Rita Mantini, del Pm Paolo Pompa e dell'avvocato della difesa Vincenzo Di Girolamo, negli uffici della Procura di Pescara.

"La situazione di Fosso Vallelunga è legata al fatto che nel 2016 ci sono stati episodi critici, frutto di singole cause di inquinamento - ha proseguito Alessandrini - che noi abbiamo immediatamente rilevato. Riteniamo di avere fornito ogni idoneo chiarimento, depositando una ponderosa memoria con idonei allegati documentali - ha detto ancora il sindaco - abbiamo fatto presente che il Comune di Pescara non ha una rete fognaria municipale, visto che si è spogliata delle reti fin dal 2005, e abbiamo elencato, con una delibera ricognitiva del 5 luglio, tutto ciò che noi abbiamo fatto sul fronte del ciclo idrico integrato". Nello specifico Alessandrini cita "il monitoraggio delle acque di balneazione, ma anche una serie di interventi, di cui mi sono reso protagonista insieme ad altri enti, tanto che oggi Ersi mette 31,5 milioni sul sistema depurativo e i lavori, da 12,5 milioni, che triplicato la potenza del depuratore, sono stati consegnati". Infine il primo cittadino di Pescara ricorda che "anche l'apertura della diga foranea va nella stessa direzione, ovvero quella del miglioramento delle acque di balneazione".

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Giulianova, aperta un’inchiesta per il bimbo folgorato in piazza della Libertà

E' stata aperta un'inchiesta per omissione d'atti d'ufficio, al momento senza indagati dal pm Enrica Medori sul ragazzino folgorato a Giulianova dopo aver toccato un faro spento in piazza della Libertà a Giulianova. E' stato già effettuato un sopralluogo da parte del consulente della Procura e sono stati acquisiti tutta una serie di documenti utili a chiarire le competenze sull'impianto. Da quanto si è appreso il ragazzino, un 12enne del posto, che stava giocando con alcuni amici, sarebbe rimasto folgorato dopo aver toccato il faro con le ginocchia. Soccorso da alcuni presenti è stato immediatamente trasportato al Salesi di Ancona. Dalle testimonianze raccolte sembra che il malfunzionamento del faro fosse stato segnalato più volte dai cittadini

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Raccoglieva infiorescenze di Genepì, denunciato

 Raccoglieva infiorescenze di Genepì appenninico nella zona 1 del Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, in località Monte Aquila-Campo Pericoli. Per questo una persona è stata denunciata dai Cc Forestali della Stazione 'Parco' di Assergi. L'operazione rientra nell'attività dei servizi 'd'Alta Quota' estate 2018. Una presenza oltre che di repressione anche di segnalazione. In tal senso, riferisce il Parco, un fulmine qualche giorno fa ha colpito, danneggiandola, la Piramide Martinori poco distante dal Rifugio Garibaldi.

Con l'avanzare della stagione estiva, rileva il Parco, "aumenta il numero di escursionisti e turisti che si avventurano sui sentieri e nelle aree naturali più belle e attraenti dell'area protetta. Contemporaneamente aumenta anche la presenza di coloro che ritengono che la montagna sia un luogo da depredare e comunque 'sfruttare' in modo sconsiderato. Frequentare la montagna in modo corretto e soprattutto con un atteggiamento rispettoso degli ecosistemi e consapevole dei rischi che si corrono, è quanto auspicato dal Reparto Cc Parco Gran Sasso e Monti della Laga che ha a tal fine predisposto i servizi definiti 'd'Alta Quota' che consistono nella presenza continuativa e costante a presidio delle aree interne". 

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