Nelle ore di punta di domenica scorsa sul tratto dell'A24, alla barriera di Teramo direzione Traforo, sono entrate 7.134 auto. Tutte concentrate fra le 16 e le 22. Rispetto alla media, il Ponte del 2 giugno ha prodotto un aumento del transito del 55%. Proprio questo incremento del flusso di vetture è stato alla base dei rallentamenti segnalati. A spiegarlo è il gestore dell'arteria stradale, Strada dei Parchi. "In qualunque caso - si legge in una nota - l'azienda è oggi in grado di dimostrare che i disagi realmente subiti dagli automobilisti sono stati inferiori a quelli denunciati. I tempi di percorrenza medi sono stati superiori di soli 10/15 minuti. E va ricordato che i rallentamenti, per via della riduzione di carreggiata obbligatoria, sono una costante in quel tratto di autostrada quando il traffico aumenta notevolmente, come è avvento domenica scorsa. I rallentamenti e le file sono la conseguenza del fatto che all'interno del Traforo, proprio al centro del Gran Sasso, la carreggiata si restringe a una sola corsia, così da consentire l'entrata e l'uscita dai Laboratori di Fisica Nucleare. La presenza dei cantieri per i lavori di messa in sicurezza urgente dell'A24 ha solo evidenziato un problema che sistematicamente si verifica in quel versante del Traforo". "Resta ferma, da parte dell'azienda - si prosegue nella nota - la piena e totale disponibilità al confronto con le istituzioni del territorio. Così come il nostro impegno a chiudere entro la fine del mese di giugno, e quindi con l'avvio della stagione turistica, la quasi totalità delle attività sopra i viadotti. Ricordiamo che si tratta di lavori di messa in sicurezza urgente antisismica. Lavori che hanno interessato 197 viadotti. E che si è operato per rendere più sicuri 2.052 tra pile e spalle dei viadotti, in quello che è un piano di anti-scalinamento necessario in una delle aree più sismiche d'Europa. Per questa mole di lavori era prevista una durata di circa 18 mesi, mentre noi contiamo di chiuderli dopo poco più di un anno. Per accelerare la messa in sicurezza sono state mobilitate oltre 750 persone che hanno lavorato anche di notte".
Leggi Tutto »Due feriti in una rissa in strada tra cinesi, 4 denunciati nel Teramano
Sono stati medicati per ferite giudicate guaribili tra 12 e 7 giorni, due dei quattro cinesi protagonisti di una violenta rissa scoppiata nella tarda serata di ieri in strada a Sant'Egidio alla Vibrata, sembra per futili motivi. Nel corso della lite, a cui hanno assistito diversi testimoni, uno dei contendenti avrebbe estratto un coltello da cucina con cui ha colpito di striscio, al collo, uno dei connazionali che per tutta risposta gli ha sferrato un colpo in testa con una chiave per bulloni.
L'intervento dei carabinieri della locale stazione, con il rinforzo di quelli della vicina stazione di Campli e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica, ha evitato peggiori conseguenze. I quattro cinesi, di età compresa tra i 32 e i 42 anni, tutti con regolare permesso di soggiorno e residenti a Castel di Lama, sono stati identificati e denunciati a piede libero per concorso in rissa aggravata. Il coltello e l'utensile sono stati sequestrati.
Leggi Tutto »Arci, al via il congresso nazionale a Pescara
"Agire contro le paure" è il tema al centro del 17/o congresso nazionale dell'Arci, che si è aperto oggi a Pescara e che si concluderà il 10 giugno, con le votazioni dei documenti congressuali e le elezioni degli organismi dirigenti. In Abruzzo sono accorsi 530 delegati, in larga parte giovani, provenienti da ogni parte d'Italia. "Ci interroghiamo su come sia possibile ricostruire un pensiero e un consenso - ha detto Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell'associazione culturale più grande del Paese, con un milione di soci e 4.401 circoli - che vadano oltre la testimonianza e non siano solo elementi di una battaglia minoritaria". Nel corso della prima giornata congressuale, dopo i saluti delle autorità locali, Chiavacci ha tenuto una lunga relazione, esponendo le proprie preoccupazioni per la "matrice chiaramente di destra" del nuovo Governo, in particolare sul fronte dell'accoglienza, dell'immigrazione e dei diritti civili. La presidente nazionale dell'Arci si è detta preoccupata per "l'atteggiamento del nuovo esecutivo nei confronti del terzo settore, che in passato è stato trattato dal M5s come casta o peggio come ladri". Critiche anche al centrosinistra, "che spesso ci ha trattato con snobismo" e che "ha perso credibilità rinunciando alla corrispondenza tra valori e fatti". Molto duro l'affondo contro l'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti, "che sull'immigrazione ha scherzato con il fuoco, dimenticando che alla brutta copia si preferisce sempre l'originale". A seguire il collegamento skype con Paola e Claudio Regeni, quindi gli interventi di Carla Nespolo, presidente nazionale dell'Anpi, e del console dello stato di Palestina, Nidal Thawabeh, che ha dato il via all'approfondimento dedicato ai popoli che lottano per l'indipendenza e i diritti. Si è svolta inoltre una Tavola rotonda con i presidenti della associazioni che fanno parte della Federazione Arci e l'intervento del presidente di Avviso Pubblico. In chiusura serata di musica brasiliana, dedicata all'ex presidente Lula, con l'intervento di Clarice Coppetti, militante del PT e del Comitato italiano Lula Livree. La giornata clou sarà sabato, quando interverranno al congresso, tra gli altri, Maurizio Martina, Nicola Fratoianni, Susanna Camusso e Don Luigi Ciotti.
Leggi Tutto »Montesilvano aderisce al Patto per la sicurezza urbana con Prefettura e i comuni di Pescara, Spoltore e Città Sant’Angelo
«Con l’approvazione del patto per l’attuazione della sicurezza urbana, cogliamo un’opportunità per potenziare il servizio di videosorveglianza sul nostro territorio». Lo dichiara il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno. L’esecutivo ha infatti approvato la sottoscrizione di un patto con la Prefettura e i comuni vicini di Pescara, Spoltore e Città Sant’Angelo. «Questo protocollo - sottolinea il primo cittadino - ci consente di ragionare in termini di area metropolitana e affrontare al tempo stesso le criticità relative alla sicurezza che caratterizzano i nostri territori». Nel patto si legge come i quattro comuni “intendono rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità nel territorio che coincide con l’area di un’unica metropoli costiera ed estesa all’entroterra. I 4 comuni, insieme contano il 66% della popolazione della provincia”.
«Il lavoro per la tutela della sicurezza urbana che stiamo conducendo - ricorda il sindaco - è continuo e costante. L’adesione al sistema SPRAR ci ha permesso di chiudere i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), di ridurre il numero dei migranti dagli oltre 500 agli attuali 80 circa, e quindi di eliminare quelle concentrazioni pericolose che si erano venute a creare proprio nella zona turistica della città. Lo sgombero, esattamente un anno fa, delle palazzine di via Ariosto che per più di 20 anni erano diventate centro dello spaccio di stupefacenti e della contraffazione, e le periodiche azioni anti bivacco nella riserva naturale di Santa Filomena; l’attività di controllo costante nella zona delle case popolari di via Rimini e quella di contrasto della prostituzione su tutto il territorio. Questi sono tutti aspetti dell’articolato percorso a tutela della sicurezza dei nostri cittadini e che vogliamo ampliare proprio attraverso questo patto. Con tale sottoscrizione - dice ancora il sindaco – possiamo avviare tutti gli atti necessari per avanzare la nostra richiesta di ammissione ai finanziamenti previsti sulla base del decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018 per potenziare i sistemi di videosorveglianza nei nostri Comuni».
Nel patto per la sicurezza, propedeutico alla presentazione delle richieste, ciascun Comune, in accordo con le forze di polizia ha individuato i punti sensibili per l’installazione delle videocamere.
Leggi Tutto »A Pescara sequestrati 120mila giocattoli di una rivendita cinese
Sono oltre 120 mila i giocattoli non rispondenti alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti e presumibilmente pericolosi per i bambini sequestrati dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Pescara nell'ambito dell'attività anti contraffazione. L'attività commerciale in questione è gestita da un cittadino di origine cinese e si trova in zona del centro di Pescara. Gli articoli sequestrati (nella maggior parte giocattoli gommosi e plastiche modellabili ma anche macchinine, aeroplanini e giochi componibili) erano, per lo più, destinati a bambini con fascia di età fra 3 e 6 anni. La merce ha un valore di oltre 200mila euro. Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Camera di Commercio di Pescara per le violazioni amministrative constatate, con sanzioni previste fino a 25mila euro
Leggi Tutto »Uccise la moglie e un’amica nel chietino, il Pm chiede l’ergastolo
Il pm Giancarlo Ciani ha chiesto la condanna all'ergastolo per Francesco Marfisi, il 51enne che il 13 aprile dell'anno scorso uccise con numerose coltellate la moglie Letizia Primiterra e l'amica di lei, Laura Pezzella. Il processo si sta tenendo in Tribunale a Chieti dinanzi al giudice Isabella Maria Allieri con il rito abbreviato. Il processo riprenderà il 27 giugno con la replica dell'accusa, quindi il giudice si ritirerà per la sentenza. Marfisi, che secondo la perizia disposta dal giudice era pienamente capace di intendere e di volere al momento del fatto, ha lasciato l'aula per tornare in carcere a Pescara dove è recluso, mentre era ancora in corso la ricostruzione dei fatti da parte dell'accusa perché, come ha riferito al termine dell'udienza il suo difensore, l'avvocato Rocco Giancristoforo, manifestava conati di vomito e uno stato d'ansia fortissimo. La difesa nel suo intervento ha puntato soprattutto a dimostrare l'inesistenza di alcune aggravati, sostenendo che non ci fu premeditazione perché dalla condotta tenuta quel giorno da Marfisi non trasparirebbero gli elementi della pre organizzazione né ideale né cronologica, dei delitti. Ma per la difesa non è configurabile neppure un'altra delle aggravanti, la crudeltà, perché tutti i colpi inferti alle due donne erano potenzialmente mortali e inferti in parti vitali, in un lasso di tempo molto breve ,e ripetuti, che si tratta, in realtà, di uno stato di ira violento ma non, ha sostenuto Giancristoforo, di crudeltà. Le parti civili costituite, ovvero i famigliari delle due vittime, si sono associate alle richiesta dell'accusa per quanto riguarda la condanna in sede penale mentre dal punto di vista delle richieste risarcitorie chiedono complessivamente a Marfisi danni per oltre 3 milioni di euro.
Leggi Tutto »Si spacciò per amico del figlio e truffò anziano, arrestato nel Teramano
Aveva adescato un 70enne in viale Cavour, a Teramo facendo ricorso al consueto escamotage di fingersi amico del figlio al quale avrebbe dovuto, in questo caso, consegnare un computer che costava 2mila euro. Addirittura era riuscito anche a far credere all'anziano che all'altro capo del telefono ci fosse il figlio: in realtà c'era il complice che gli aveva impartito le disposizioni per consegnargli il denaro. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile di Teramo, che hanno identificato e arrestato un 33enne napoletano, quale autore della truffa, l'anziano era salito sull'auto dello sconosciuto per farsi accompagnare in banca dopo aveva prelevato dal conto corrente la somma richiesta. Soltanto qualche ora dopo, vista l'inutile attesa del ritorno per la consegna del computer, il 70enne aveva capito che si era trattato di un raggiro. Le indagini hanno portato all'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata nei confronti del 33enne napoletano, notificatagli direttamente in carcere a Poggio Reale dove è detenuto per analoghi e precedenti reati.
Leggi Tutto »Operaio ferito a Castel di Ieri
Un grave incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere edile di Castel di Ieri: un operaio di 41 anni si è procurato un profondo taglio alla coscia sinistra mentre stava lavorando con un frullino elettrico. Sul posto è intervenuto dopo pochi minuti, il personale del 118 di Castelvecchio subequo, che hanno dovuto compiere un'operazione molto complicata per raggiungere a piedi l'operaio ferito. Il cantiere infatti si trova all'interno del centro storico, proprio nei pressi della torre campanaria, inaccessibile agli autoveicoli. Il ferito è stato trasportato all'ospedale San Salvatore per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla gamba.
Leggi Tutto »Sanità, oltre 200 assunzioni alla Asl L’Aquila nel 2018
Saranno 208 le assunzioni alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila che saranno effettuate entro il 2018, tra cui oltre 100 infermieri e una cinquantina di medici. Gli ingressi si tradurranno - si legge nel comunicato della Asl provinciale "in un miglioramento dei servizi in tutto il territorio". Il piano assunzioni è stato deliberato nei giorni scorsi dal dg della Asl Tordera "ed avrà riflessi positivi in tempi rapidi". Saranno oltre 100 gli operatori che verranno immessi in organico tra infermieri (la quota più corposa), fisioterapisti, ostetriche, logopedisti, educatori professionali e puericultrici: "si tratta di figure essenziali soprattutto per il funzionamento dei reparti ospedalieri e di specifiche attività di riabilitazione e di assistenza". Le assunzioni in questo settore, tra l'altro, permetteranno di stabilizzare parte degli operatori, soprattutto infermieri, che potranno così contare, dopo anni di precariato, su un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il piano prevede l'assunzione di 44 dirigenti medici in 18 diverse specialità. A beneficiare di nuovo personale, come numero di assunzioni, saranno in particolare la neonatologia, la chirurgia, la psichiatria e la radiodiagnostica. Nell'ambito del settore tecnico e amministrativo, prenderanno servizio 39 persone tra operatori socio sanitari, assistenti e collaboratori amministrativi (impiegati) nonché assistenti sociali. Un altro passaggio decisivo viene considerato quello nelle Unità operative complesse, che vedranno la presenza di 12 nuovi primari: "servirà a nominare i direttori dei reparti che, soprattutto a causa dell'imminente pensionamento degli attuali titolari, dovranno subentrare nella nuova gestione. Le nomine, da effettuare attraverso appositi avvisi pubblici, riguardano unità operative dislocate in tutta la provincia, dalla rianimazione all'ortopedia - si legge ancora nella nota. A completare la griglia 3 psicologi e un dirigente amministrativo. Le 208 assunzioni si aggiungeranno a quelle già autorizzate nel 2017 e negli anni precedenti che in parte sono già avvenute e che saranno portate a compimento nel 2018, tra cui 14 dirigenti medici, 2 dirigenti farmacisti, un dirigente veterinario, 5 oss, 3 tecnici di laboratorio, 6 ausiliari specializzati, 3 dirigenti amministrativi.
Leggi Tutto »Usura ai danni di agricoltore, quattro condanne
Il Tribunale di Chieti ha condannato quattro persone per usura, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno di una persona che esercitava attività artigianale. Otto anni di reclusione e 15.000 euro di multa sono stati inflitti a un 63enne originario di Ortona O.D., all'epoca dei fatti direttore di una filiale di banca, estranea alla vicenda; 7 anni e 10.000 euro ciascuno sono stati inflitti a R.D.R., 58 anni, A.C., 57 anni e ad A.G., 62 anni.
I quattro sono stati anche condannati a risarcire i danni in separato giudizio e ad una provvisionale di 10.000 euro alla moglie e ai due figli della vittima che si sono costituiti parte civile. La vittima era il titolare di una ditta individuale che operava nel settore dell'agricoltura: l'uomo, probabilmente a causa della difficile situazione economica in cui si trovava, si tolse la vita, impiccandosi, alla fine di gennaio del 2012. I fatti contestati nel processo ai quattro imputati riguardano le condizioni usurarie per alcuni prestiti fatti all'agricoltore. Questi fra aprile del 2011 e gennaio del 2012 ricevette 50.000 euro, dei quali 40.000 euro arrivano da A.G. e 10.000 da O.D. Un prestito che la vittima garantì consegnando a A.G. due assegni da 20.000 euro ciascuno e poi altri due assegni, da 15.000 euro e da diecimila. A tali somme si aggiunsero 6.500 euro ovvero il ricavato della vendita, su suggerimento di R.D.R. di un trattore. Somma questa che, secondo l'accusa venne consegnata a R.D.R, che a sua volta la diede a O.D. Sempre secondo l'accusa R.D.R era la persona incaricata da O.D di procedere alla riscossione delle rate del prestito che era stato concesso. Per quanto riguarda l'accusa di usura a carico di A.C., scaturisce da due prestito fatti alla vittima: un primo prestito di 30.000 euro nel giugno del 2010 per il quale erano stati pattuiti interessi consistenti nella restituzione di una somma oscillante fra 2.500 e 2.600 euro da pagare il giorno 4 di ogni mese. Per il secondo prestito di 35.000 euro gli interessi da pagare ammontavano a 4.000 euro al mese
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