Un 13enne di Cepagatti e' finito in ospedale per un trauma addominale chiuso con rottura della milza, dopo essere stato colpito con un pugno da un compagno di scuola. L'episodio e' accaduto stamani, a Cepagatti, alla scuola media dell'Istituto comprensivo 'Cepagatti'. Stando alla ricostruzione dei carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Pescara, la vittima sarebbe stata colpita con un pugno all'addome da un 14enne, anche lui di Cepagatti, durante l'ora di educazione fisica, nello spogliatoio della palestra. All'origine del gesto ci sarebbero ragioni ludiche. E' escluso un atto di bullismo. Il 13enne e' stato soccorso e trasportato all'ospedale di Pescara per le cure del caso. Il ragazzino e' stato ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica. La prognosi e' di 60 giorni.
Leggi Tutto »Veterinario aggredito da un cliente a Montesilvano
Veterinario aggredito da un cliente per il mancato accordo sul pagamento di una visita a un cane. E' quanto accaduto nella tarda serata di sabato scorso a Montesilvano, in un ambulatorio veterinario. Il professionista, intorno alle 22, e' stato chiamato per un'urgenza e ha raggiunto l'ambulatorio per visitare il cane, un animale di grossa taglia. Secondo una ricostruzione sommaria, ci sarebbe stato un diverbio sui tempi del pagamento della visita e il cliente avrebbe afferrato il veterinario al collo, scaraventandolo a terra e provocandogli ferite al mento. Subito dopo i fatti, il professionista, che era con un assistente, ha accusato un malore ed e' svenuto. Nell'ambulatorio sono intervenuti il 118 e i Carabinieri. I militari dell'Arma della Compagnia di Montesilvano hanno ascoltato veterinario e assistente e ricostruito i fatti. Sara' il professionista, ora, a dover presentare, eventualmente, una querela contro il cliente. Sulla vicenda e' intervenuta l'Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi).
Leggi Tutto »Aeronautica due trasporti sanitari urgenti per due bimbi
La notte scorsa l'Aeronautica Militare ha effettuato due interventi per il trasporto di due piccoli pazienti in pericolo di vita. I velivoli C 130 della 46ma Brigata Aerea di Pisa e un Falcon 50 del 31mo Stormo di Ciampino si sono alzati in volo per soccorrere una neonata di quattro mesi e di una bimba di un anno. La prima richiesta, giunta dalla prefettura di Pescara, ha riguardato una bimba che necessitava di trasporto in ambulanza, motivo per il quale la Sala Operativa di Vertice della Forza Armata ha allertato la 46ma Brigata Aerea di Pisa dove un C-130, l'unico in grado di assicurare questo tipo di trasporto, si e' alzato in volo diretto, dapprima, a Genova per imbarcare l'ambulanza e l'equipe medica e, successivamente, a Pescara per trasportare la piccola paziente verso Genova. Da qui, nelle prime ore del mattino, la bimba e' stata trasportata con l'ambulanza all'Ospedale Gaslini di Genova per ricevere le cure necessarie. La seconda richiesta e' partita dalla prefettura di Sassari che ha allertato, anche in questo caso, la Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, responsabile del coordinamento e della gestione di questo genere di missioni. Il Falcon 50 del 31mo Stormo di Ciampino, giunto ad Alghero per imbarcare un neonato di soli quattro mesi, e' decollato nella notte e atterrato a Milano Linate circa un'ora dopo. Giunto a Milano il piccolo paziente e' stata trasportato all'ospedale Niguarda Ca' Granda per ricevere le cure previste. Entrambi i velivoli, terminati i due trasporti d'urgenza, hanno poi rispettivamente fatto rientro a Pisa e Ciampino.
Leggi Tutto »Giulianova, 17enne accoltellato al volto a scuola da un coetaneo
Erano appena entrati a scuola quando uno screzio si e' trasformato in un'aggressione. Ad avere la peggio e' stato un 17enne originario del Marocco, ma residente in provincia di Teramo, colpito al volto con un coltellino a serramanico da un 18enne giuliese. L'episodio si e' consumato nel corridoio dell'Itis di Giulianova, poco dopo l'ingresso a scuola degli studenti. Immediato l'intervento di un bidello, che ha allertato i Carabinieri. Il 17enne e' stato trasportato prima trasportato nell'ospedale di Giulianova, poi in quello di Teramo dove non e' escluso venga sottoposto ad un'operazione. Il giovane e' stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello del genere proibito.
Nuovi particolari sull'episodio sono emersi col passare delle ore. L'accoltellamento sarebbe avvenuto dopo vari atti di bullismo da parte del ferito, un 17enne, nei confronti dell'altro giovane. Secondo le testimonianze raccolte a scuola dai carabinieri di Giulianova, coordinati dal maggiore Vincenzo Marzo, il 17enne avrebbe avuto piu' volte atteggiamenti da bullo nei confronti dei compagni di classe e in piu' occasioni avrebbe provocato gli altri cercando lo scontro fisico. In particolare con il 18enne, piu' volte vittima di angherie, ci sarebbero state vecchie ruggini.
Tanto che sabato scorso tra i due sarebbe scoppiata una lite nel parcheggio della stazione ferroviaria, con il 17enne che avrebbe sferrato un pugno al 18enne. Episodi che, almeno secondo le prime testimonianze, il 18enne non avrebbe raccontato ai genitori, che, da quanto si apprende, saranno ascoltati dai militari nelle prossime ore. Gli investigatori non escludono che il 18enne, denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello del genere proibito, avesse portato l'arma con se' temendo ulteriori aggressioni.
Il preside dell'Istituto superiore Crocetti-Cerulli di Giulianova, Luigi Valentini, ha annunciato di aver convocato un consiglio straordinario di classe e con i docenti, per parlare del grave ferimento con un coltello avvenuto stamattina di un giovane studente al termine di una serie di screzi con un altro compagno, fuori del plesso scolastico. Il preside ha precisato che nessuno tra i suoi collaboratori o insegnanti ha mai portato a galla screzi e dissidi tra i due compagni di scuola, che frequentano due diverse classi dell'istituto professionale
Leggi Tutto »Tredici misure cautelari contro lo spaccio di droga
Tredici misure cautelari in carcere e ai domiciliari (destinatari dieci italiani, due cittadini albanesi e un macedone) sono state eseguite dalle prime ore di oggi in una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Vincenzo Falce, in cui sono stati impiegati 80 uomini che hanno stroncato una fiorente attivita' di spaccio radicata nelle provincie di Pescara e Teramo. I provvedimenti, eseguiti nell'ambito dell'operazione denominata "selva oscura" , riguardanti due indagini parallele, sono stati disposti dai Gip del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea e Elio Bongrazio su richiesta della locale Procura, con le indagini coordinate dai Pm Silvia Santoro e Anna Benigni. Eseguite anche tre perquisizioni domiciliari. Undici dei tredici indagati devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ai due albanesi e' stata anche contestata la tentata estorsione per minacce consumate nei confronti del giovane macedone, spacciatore al minuto, e che non era riuscito a saldare il pagamento della droga.
Le indagini partite nel marzo 2017, sono andate avanti per quasi un anno, permettendo di scoprire l'attivita' di spaccio nel quartiere popolare di via Rimini a Montesilvano. Sequestrati in totale 70 grammi di cocaina e altri 6 grammi di altra sostanza. Oltre ai tredici indagati, arrestati oggi, ci sono altre tre persone indagate a piede libero. Come appurato dai carabinieri, spesso la droga veniva pagata con accrediti su postepay.
Leggi Tutto »Abusi sessuali sugli allievi, chiesto il processo per l’allenatore
Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca ha chiesto il rinvio a giudizio di un uomo di 52 anni, ex agente di commercio ed ex allenatore di una squadra di baseball, in carcere dal 22 marzo dello scorso anno con l'accusa di violenza sessuale aggravata. L'uomo, proprio approfittando del suo ruolo di allenatore, al quale i bambini erano affidati, secondo l'accusa ha abusato di nove di loro, di eta' compresa fra 8 e 13 anni, in diverse circostanze e luoghi: ovvero in un'abitazione, sul pulmino dopo le trasferte, in auto al termine degli allenamenti, nel bar dell'impianto sportivo di Santa Filomena a Chieti , in una stanza d'albergo in occasione di una trasferta. L'udienza preliminare e' stata fissata per il prossimo 20 marzo. Le affermazioni rese dalle vittime hanno trovato conferma nel lungo incidente probatorio, iniziato il 13 giugno dell'anno scorso, e conclusosi a gennaio di quest'anno dinanzi al gip del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri. Le violenze si sarebbero verificate fra il 2015 e il 2016 e fino a marzo del 2017: l'uomo venne arrestato al termine di un'indagine condotta dagli uomini della seconda Sezione, specializzata nel perseguire i reati a danno dei minori, della Squadra Mobile della Questura di Chieti .
Leggi Tutto »Teramo, 85enne trovato cadavere nella sua abitazione
Il cadavere di un uomo di 85 anni e' stato rinvenuto, oggi pomeriggio, dalla polizia municipale di Teramo, nella zona di Castrogno, all'interno dell'area di pertinenza dell'abitazione dello stesso. Da una prima ricognizione, effettuata dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra, l'uomo sarebbe morto da circa due mesi, con il pm Greta Aloisi che domani mattina affidera' l'incarico per la relativa autopsia. Autopsia che dovra' chiarire le cause del decesso dell'uomo, L.D.G., di 85 anni. Lo stato del cadavere, infatti, non consentirebbe al momento di fare alcuna valutazione sulle cause della morte. A scoprire il cadavere, dopo una segnalazione, gli agenti della polizia municipale di Teramo.
Leggi Tutto »Sorpreso a spacciare cocaina mentre è ai domiciliari
Un uomo di 38 anni di Roma che da poco risiede a Francavilla al Mare e' stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Chieti, unitamente ai loro colleghi di Pescara, mentre cedeva una dose di cocaina ad un trentenne di Francavilla. Nella sua abitazione i poliziotti hanno trovato, nascosti sotto la lavatrice, 300 grammi di hashish divisi in tre panetti, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della stupefacente. L'uomo, che si trovava agli arresti domiciliari per altri reati, secondo gli investigatori era diventato punto di riferimento di diversi giovani dediti al consumo di droga: i controlli su di lui sono riusciti a documentare una cessione di stupefacente sul pianerottolo della sua abitazione.
Leggi Tutto »Pescara, denunciate due persone per frode sul caffè bio
I Carabinieri del NAS di Pescara, a conclusione di un'attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Teramo, hanno denunciato l'amministratore di una ditta di produzione di caffè ed un suo dipendente addetto alle vendite, per frode in commercio. L'indagine è stata avviata dai militari del NAS a seguito di notizie apprese nel corso di una pregressa attività ispettiva che ha portato alla sospensione della produzione e grazie anche al prezioso contribuito info-operativo del locale Comando Stazione Carabinieri, ha portato alla scoperta della truffa. Gli indagati, infatti, in concorso tra loro, avevano posto in commercio una bevanda a base di caffè, confezionata in pacchi da 3 litri, con etichette riportanti indicazioni non corrispondenti alla reale natura e composizione del prodotto in essi contenuto. In etichetta venivano, infatti, falsamente indicate tecniche produttive e materie prime biologiche che non trovavano riscontro nell'esame della documentazione di filiera, in quanto erano del tutto assenti le certificazioni di produzione biologica richieste dalla stringente normativa di settore.
Leggi Tutto »Mare inquinato ad Alba, depositata la perizia degli esperti
Mare inquinato ed epidemia di enteriti e gastroenteriti nel 2010 ad Alba Adriatica. Secondo le conclusioni della super perizia affidata dal giudice Flavio Conciatori ai docenti Marco Guida e Massimiliano Fabbricini la colpa non fu del malfunzionamento dei depuratori. La perizia è stata resa nota nell'ambito del processo che vede imputati l'ex presidente della Ruzzo Reti Giacomo Di Pietro e altre cinque persone che all'epoca si trovavano ai vertici della Ruzzo e della controllata Spt, che a vario titolo ed in base alle diverse posizioni devono rispondere di accuse che vanno dal disastro ambientale all'epidemia colposa fino alle lesioni, hanno relazionato sulle attivita' svolte. Secondo la perizia dei due consulenti del Tribunale, infatti, tra il 2007 e il 2010 tutti gli impianti di depurazione incriminati "erano proporzionati e funzionali alla corretta attivita' di depurazione delle acque reflue", seppur con configurazioni impiantistiche obsolete che avrebbero "richiesto una gestione del servizio depurativo particolarmente attenta e minuziosa". Ed anche se vi furono delle "anomalie di funzionamento dell'impianto di Villa Rosa-Alba Adriatica in corrispondenza degli episodi patologici in questione" e una "generale non diligente gestione degli impianti di depurazione di Corropoli, Sant'Omero, Nereto e Sant'Egidio alla Vibrata", che avrebbero contribuito, in maniera episodica per quel che riguarda l'impianto di Villa Rosa-Alba Adriatica o sistematica per quanto riguarda gli altri impianti, "all'alterazione dello stato di qualita' delle acque superficiali interne e marino costiere", difficilmente questo stato di cose puo' essere considerato come la causa degli "episodi patologici" riscontrati nell'agosto del 2010. Al contrario, sempre per i periti, lo stato di alterazione delle acque del Torrente Vibrata, "documentata fin dal 2004 dall'Arta Abruzzo" ed il suo peggioramento gia' a monte dell'impianto di depurazione di Villa Rosa-Alba Adriatica, dove la stesa Arta aveva individuato oltre ad un'importante attivita' zootecnica anche la presenza di scarichi di acque di dilavamento del terreno, rappresenterebbero elementi che consentirebbero di affermare "che l'apporto di inquinanti derivanti da scarichi abusivi di reflui municipali e di reflui provenienti da attivita' zootecniche nelle acque superficiali interne e nelle acque marino costiere, possa aver inciso sugli eventi in maniera non trascurabile".
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