Cronaca

Quattro stranieri arrestati dalla Polizia nella Marsica

Quattro stranieri sono stati arrestati dalla polizia nella Marsica con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Nella serata di ieri i poliziotti hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Torino a carico di due cittadini magrebini, un 36enne rintracciato a Celano e un 26enne catturato a San Pelino di Avezzano.

Durante l'esecuzione del provvedimento a carico di uno di due stranieri, all'arrivo degli agenti della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila e del Commissariato di Avezzano presso l'abitazione di Celano, uno degli inquilini del ricercato ha ingaggiato una violenta colluttazione con gli operanti al fine di evitare l'ingresso in casa, gridando ad alta voce frasi in lingua araba nel tentativo di avvertire i suoi connazionali della presenza delle Forze dell'Ordine.

Gli agenti hanno bloccato il 36enne destinatario della misura mentre tentava di fuggire dalla finestra. All'interno dell'alloggio sono stati rinvenuti circa dieci grammi di cocaina, gia' divisa in dosi, la somma di 2.500 euro in banconote di vario taglio, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per il confezionamento. Anche i due giovani coinquilini dei destinatari sono stati arrestati in flagranza del reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Un quinto cittadino marocchino, un 29enne, presente in casa al momento dei fatti, ma non residente in loco, e' stato denunciato in stato di liberta' per gli stessi reati. 

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I carabinieri del Nas sequestrano tre tonnellate di prodotti ittici

I Carabinieri del NAS di Pescara hanno ispezionato numerose imprese alimentari, presenti su tutto il territorio abruzzese, operanti nel settore ittico e dell'acquacoltura. In provincia di Chieti, i militari del NAS, coadiuvati da personale veterinario dell'ASL, hanno sequestrato circa 750 kg di mitili, recanti data di confezionamento successiva a quella reale, aumentando, in tal modo, la "shelf life" del prodotto e fornendo  un'informazione diversa rispetto alla realta'. Il legale rappresentante dello stabilimento, e' stato denunciato alla Procura della Repubblica teatina per tentata frode nell'esercizio del commercio. In provincia di Pescara, e' stato scoperto un laboratorio abusivo per la preparazione dei prodotti gastronomici a base ittica, all'interno di uno stabilimento con riconoscimento "CE". La ASL ha disposto la sospensione dell'attivita' e il divieto di commercializzazione di oltre 400 kg di prodotti ittici, freschi e lavorati, per cui non erano state fornite sufficienti informazioni atte a ricostruirne la rintracciabilita'. Il legale rappresentante e' stato sanzionato per le violazioni del "pacchetto igiene". In provincia di Teramo i Carabinieri hanno ispezionato uno stabilimento di lavorazione dei prodotti ittici, in particolare nella trasformazione del "pesce povero" destinato ad essere consumato crudo, riscontrando al riguardo procedure di lavorazione non in linea con i dettami della normativa europea e  nazionale. 

Oltre 18 quintali di pesce sono state vincolati sanitariamente e messi a disposizione dell'Autorita' Competente. Altre due tonnellate di prodotti ittici sono state avviate alla distruzione, poiche' prive di informazioni relative alla rintracciabilita'. Le violazioni elevate ammontano a circa 10.000 euro, mentre il valore della merce vincolata, e' pari a 25.000 euro

 

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Pazienti maltrattati, le vittime chiedono i danni alla casa di riposo

Rinviata l'udienza del processo a carico di una operatrice sanitaria di 52 anni, accusata di maltrattamenti nei confronti di tre anziane ricoverate in una casa di riposo del Pescarese, per fatti che risalirebbero ad un periodo compreso tra l'agosto e il dicembre del 2014. I legali delle parti offese, tra cui l'avvocato Canio Salese, hanno infatti chiesto al giudice del tribunale monocratico di Pescara, Laura D'Arcangelo, che la casa di riposo nella quale sarebbero avvenuti i maltrattamenti sia chiamata a rispondere dei danni procurati. Una decisione, in tal senso, verra' assunta il 17 gennaio prossimo.

Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Rosangela Di Stefano, l'operatrice sanitaria avrebbe picchiato le presunte vittime con schiaffi e pugni e le avrebbe anche offese ripetutamente. Una delle tre donne e' un'anziana con problemi di deambulazione, che si muove su una sedia a rotelle: l'imputata - sempre secondo l'accusa - in un'occasione le avrebbe impedito di terminare il pasto, spostandola dal tavolo e spingendola bruscamente. L'operatrice sanitaria avrebbe anche minacciato una delle tre pazienti per impedirle di raccontare tutto ai parenti. 

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Inchiesta sulla Accord Phoenix, sigilli all’azienda

La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di truffa sulla vicenda di Accord Phoenix, l'azienda di trattamento di rottami elettronici che dovrebbe riassumere 128 persone dell'ex polo elettronico aquilano. L'indagine e' coordinata dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza del capoluogo, comandato dal tenente colonnello Sergio Aloia. Al momento gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo sulle attivita' d'inchiesta. Secondo quanto si e' appreso, comunque, ci sono gia' persone iscritte nel registro degli indagati. Nella giornata di ieri, lunedi', in serata, una trentina di finanzieri si era presentata in sede, acquisendo documenti per tutta la notte.

L'azienda e', insomma, al momento chiusa, anche se da quanto si e' appreso ci sara' istanza di dissequestro. Accord si e' insediata con un investimento privato mai ben stimato, tra 35 e 50 milioni di euro, e con una quota di fondi pubblici di 10,8 milioni concessi dall'agenzia Invitalia e resi disponibile dalla delibera Cipe numero 135, sul quale ora si e' concentrata l'attenzione della procura, anche grazie a una serie di esposti presentati per denunciare possibili illeciti. A supportare i controlli, anche alcuni finanzieri del nucleo Pt di Pescara e un elicottero. Al corrente della notizia, ma ancora sprovvisti dei dettagli, i sindacati. "Siamo stati chiamati dai dipendenti mandati a casa, sappiamo solo che e' stata chiusa l'azienda e che e' arrivata la Finanza, domani alle 10 in un incontro sindacale cercheremo di saperne di piu'", ha spiegato Alfredo Fegatelli della Fiom.

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Botti e fuochi pirotecnici vietati a Montesilvano

Tutelare la sicurezza dei cittadini, la salute degli amici animali e proteggere dall'inquinamento acustico. Sono queste le motivazioni alla base dell'ordinanza che, anche quest'anno, il sindaco Francesco Maragno ha firmato per vietare l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio su tutto il territorio di Montesilvano. L'atto prevede che da mercoledì 21 dicembre sino al 7 gennaio 2017 è vietato "ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza, né autorizzati all'attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico" in luoghi pubblici e nei luoghi privati da cui possono essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi pubblici.

«Troppo spesso abbiamo constatato la grave pericolosità - spiega l'assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi - derivante dai fuochi d'artificio esplosi con disattenzione e senza controllo. I fuochi d'artificio rappresentano un rischio anche per i nostri amici animali, che ne subiscono il forte inquinamento acustico. Esplodere fuochi pirotecnici in modo incontrollato può anche causare danni al patrimonio pubblico. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno emanare l'ordinanza, che rappresenta anche una tutela nei confronti di quei professionisti che invece con i loro spettacoli pirotecnici autorizzati sono espressione di una cultura e di una tradizione antica».

La sanzione prevista per chi infrange il divieto è una multa dai 25 ai 500 euro. Nel documento si raccomanda a tutti coloro che hanno finestre, balconi o aree private che si affacciano su aree pubbliche, di evitare lanci di scoppi, petardi o di qualunque altro oggetto. Si invitano genitori e tutori di minori a vigilare sul corretto uso dei materiali esplodenti al fine "di scongiurare pericoli derivanti da utilizzo improprio o maldestro ed affinché i minori non raccolgano ordigni inesplosi". Si invitano, inoltre, i proprietari di animali ad attivarsi per adottare tutte le precauzioni per limitare il disagio agli stessi determinato da eventuali scoppi incontrollati.

 

 

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Studenti agraria a ‘lezione’ in strutture regionali

Integrare le conoscenze degli studenti delle scuole della regione di indirizzo agrario, soprattutto delle ultime classi, facendo conoscere le competenze ordinarie regionali in materia di agricoltura con giornate formative in strutture regionali: questo lo scopo del progetto 'Agristage'. Le scuole agrarie abruzzesi coinvolte sono gli Istituti Omnicomprensivi di Alanno, Scerni, Avezzano, L'Aquila, Teramo e Atri. Attraverso incontri con i Dirigenti scolastici sono concordate le modalita' operative che consentiranno lo svolgimento puntuale delle giornate formative presso le strutture regionali. In questi giorni il primo gruppo di 11 studenti che frequentano l'ultimo anno dell'Istituto Omnicomprensivo di Alanno, sara' presente nel Dipartimento Agricoltura per seguire da vicino le funzioni svolte, soprattutto relative alla gestione del Piano di Sviluppo Rurale, dell'Organizzazione del Mercato Comune vitivinicolo e ad altre competenze regionali collegate. "L'obiettivo generale - spiega l'assessore all'Agricoltura,  Dino Pepe - e' far toccare con mano ai futuri tecnici chiamati a gestire il comparto agricolo, i principali aspetti amministrativi e tecnici che regolano gli aiuti comunitari, dalla programmazione degli interventi alla loro attuazione nelle imprese agricole abruzzesi. Soltanto aprendo ai giovani le nostre strutture regionali e mettendo a disposizione le nostre innumerevoli e competenti figure professionali, riusciremo a superare la distanza, spesso esistente, tra la formazione teorica e l'esperienza pratica. Si tratta di un patto etico tra generazioni che dobbiamo necessariamente accompagnare per essere pronti nell'affrontare le future sfide del Settore con competenza e preparazione".

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Cade a terra e batte la testa, 70enne muore in casa

Scivola in casa, batte la testa e muore: cosi', secondo gli accertamenti degli investigatori, ha perso la vita in un incidente domestico un pensionato 70enne di Civitella Casanova. L'uomo era solo in casa quando e' caduto a terra. Una volta scattato l'allarme perche' a casa non rispondeva nessuno, sul posto sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso. L'ispezione cadaverica ha poi confermato come la morte e' giunta per le ferite riportate nella caduta. Il magistrato di turno ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma ai familiari. 

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Rapina ai danni del supermercato di via Gobetti a Pescara

Rapina ai danni del supermercato Todis di via Gobetti, a Pescara. Alle 19.30, un uomo, armato di coltello e con il volto coperto da sciarpa, ha minacciato la cassiera e si e' impossessato di circa 1.500 euro. Il rapinatore e' fuggito, ma e' stato inseguito e poi picchiato dal direttore del punto vendita. L'uomo, caduto dalla bici con cui aveva raggiunto il supermercato, prima e' fuggito a piedi, poi e' salito su una vettura e, minacciando la conducente, si e' fatto trasportare per un breve tragitto. Poi e' sceso e si e' dileguato. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra Volante, della squadra Mobile e della polizia scientifica. Indagini in corso per risalire all'autore della rapina. Al vaglio della polizia anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza

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Galzio presenta le dimissioni da primario di Neurochirurgia

Il primario del reparto di Neurochirurgia dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, Renato Galzio, docente dell'ateneo del capoluogo, ha presentato ieri le dimissioni dalla guida della struttura ospedaliera nelle mani del direttore generale della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila, Rinaldo Tordera. Secondo quando si e' appreso, Galzio ha adottato questa decisione in seguito alle voci circolate in questi giorni su un declassamento della struttura aquilana a vantaggio del reparto dell'ospedale di Avezzano. Non e' la prima volta che Galzio, professionista riconosciuto a livello internazionale, mostra la volonta' di abbandonare. Ora ci sono 60 giorni perche' le dimissioni vengano confermate o ritirate. I vertici universitari e della Asl sono al lavoro per scongiurare l'eventualita'. Proprio ieri, secondo quanto si e' appreso, si e' riunita la commissione paritetica Asl-universita' per prendere in esame tra le altre cose, il decreto 79, il cosiddetto decreto Lorenzin, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: nella bozza trasmessa alla Regione Abruzzo il reparto di neurochirurgia rimarra' all'Aquila con l'attuale status e assetto organizzativo

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Molesta la ex che lo fa arrestare a Pescara

 All'inizio di dicembre si era rivolta alla Squadra Mobile di Pescara per denunciare che il suo ex fidanzato, non accettando la fine della loro relazione, l'avrebbe molestata con telefonate e messaggi, anche minacciosi, in alcuni casi recandosi vicino al suo posto di lavoro o sotto casa. In base al racconto della donna, gli agenti hanno avviato indagini, culminate ieri sera nell'arresto dello stalker, un 40enne pugliese, colto in flagranza di reato di atti persecutori. I poliziotti lo hanno infatti sorpreso a inviare messaggi alla donna non distante dalla sua abitazione. L'uomo era alla stazione ferroviaria; durante l'ultima telefonata molesta la donna aveva sentito in sottofondo l'annuncio di un treno in partenza e aveva segnalato la cosa alla Polizia.

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