Cronaca

Inchiesta sulla Accord Phoenix, sigilli all’azienda

La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di truffa sulla vicenda di Accord Phoenix, l'azienda di trattamento di rottami elettronici che dovrebbe riassumere 128 persone dell'ex polo elettronico aquilano. L'indagine e' coordinata dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza del capoluogo, comandato dal tenente colonnello Sergio Aloia. Al momento gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo sulle attivita' d'inchiesta. Secondo quanto si e' appreso, comunque, ci sono gia' persone iscritte nel registro degli indagati. Nella giornata di ieri, lunedi', in serata, una trentina di finanzieri si era presentata in sede, acquisendo documenti per tutta la notte.

L'azienda e', insomma, al momento chiusa, anche se da quanto si e' appreso ci sara' istanza di dissequestro. Accord si e' insediata con un investimento privato mai ben stimato, tra 35 e 50 milioni di euro, e con una quota di fondi pubblici di 10,8 milioni concessi dall'agenzia Invitalia e resi disponibile dalla delibera Cipe numero 135, sul quale ora si e' concentrata l'attenzione della procura, anche grazie a una serie di esposti presentati per denunciare possibili illeciti. A supportare i controlli, anche alcuni finanzieri del nucleo Pt di Pescara e un elicottero. Al corrente della notizia, ma ancora sprovvisti dei dettagli, i sindacati. "Siamo stati chiamati dai dipendenti mandati a casa, sappiamo solo che e' stata chiusa l'azienda e che e' arrivata la Finanza, domani alle 10 in un incontro sindacale cercheremo di saperne di piu'", ha spiegato Alfredo Fegatelli della Fiom.

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Colpo di sonno fatale, automobilista investe un uomo

 E' di un morto, un ferito e due cani ammazzati il bilancio di un incidente stradale verificatosi oggi alle 7.15 a Sant'Eusanio del Sangro. A perdere la vita e' stato Pasquale Altobelli, 66 anni, residente del posto. L'uomo come ogni mattina stava facendo la passeggiata con suo cane, unitamente a un amico di 50 anni, quando alle spalle sono stati investiti da un Opel Corsa condotta da un giovane di 21 anni, residente nella vicina Selva di Altino. Entrambi i pedoni sono stati falciati e Altobelli e' deceduto. Il suo amico e' stato invece sbalzato sul parabrezza dell'auto che e' stato sfondato ed e' praticamente finito a fianco del giovane conducente. Nell'urto ha subi'to la frattura delle gambe ed e' stato ricoverato all'ospedale di Pescara. Deceduti anche il cane della vittima e un altro che si era messo al seguito. Sul posto 118, carabinieri e polizia. Dopo l'incidente, l'investitore, indagato per omicidio colposo, si e' fermato e ha chiesto aiuto in un'abitazione vicina. Dalle prime testimonianze rese il giovane avrebbe riferito di aver accusato un colpo di sonno, tanto che poco prima si sarebbe fermato e poi ripreso a guidare. Poi di nuovo il sonno. La versione del conducente, rimasto sotto choc, e' al vaglio degli investigatori.

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Dino Carletti, primo classificato al Mundialito di Morro d’Oro

«Abbiamo voluto dare un segnale dell’apprezzamento ad un montesilvanese che con i suoi successi porta alto il nome di Montesilvano in Abruzzo e non solo». Così il consigliere Claudio Daventura commenta la consegna di una targa di riconoscimento, insieme al sindaco Francesco Maragno e all’assessore Ernesto De Vincentiis, a Dino Carletti che lo scorso agosto si è classificato primo a Mundialito, il campionato di ciclismo amatoriale, giunto alla sua ventunesima edizione, che si è svolto a Morro D'Oro. Carletti ha completato il percorso in un’ora e 18 minuti, laureandosi campione d’Italia nella categoria M8, quella dei corridori più anziani che vanno dai 65 anni in su. Solo nel 2016 sono ben 16 le gare tra Abruzzo e Marche che hanno visto Dino Carletti conquistare le prime posizioni. «Carletti - prosegue Daventura - è una eccellenza di Montesilvano, che con impegno asseconda la sua passione e ottiene importanti riconoscimenti. A lui abbiamo voluto consegnare un riconoscimento della nostra stima». «E’ un grande onore - ha commentato lo sportivo – essere premiati dall’Amministrazione Comunale della propria città, che mi rende fiero ed orgoglioso».

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Una rete di volontari per tutela dell’Orso bruno marsicano

 Dare esecuzione alla legge regionale "Interventi a favore della conservazione dell'Orso bruno marsicano" (L.R. 9 giugno 2016, n. 15), tramite la quale dovranno essere messi a disposizione dei fondi per pagare i danni causati dall'Orso alle attivita' rurali dell'Abruzzo montano; e alle misure previste dal PATOM, il "Patto per la tutela dell'Orso marsicano", strumento di concertazione e indirizzo nazionale voluto dal Ministero dell'Ambiente e di cui la Regione Abruzzo e' parte fondamentale. Sono alcune delle richieste rivolte alla Regione Abruzzo dalle Associazioni "Salviamo l'Orso", "Dalla parte dell'Orso" e WWF Abruzzo che hanno oggi presentato il report "Il contributo delle Associazioni ambientaliste per la salvaguardia dell'Orso bruno marsicano". 

Poi, le associazioni chiedono di aprire un tavolo di confronto con gli Enti gestori delle aree naturali protette, gli Istituti scientifici e le Associazioni ambientaliste "per verificare la compatibilita' di una serie di interventi programmati sulle montagne abruzzesi (a partire dal Master Plan) e la tutela dell'Orso e del suo habitat; di mettere da parte l'ennesima proposta di riperimetrazione del Parco regionale del Velino-Sirente e al contrario rilanciarlo con convinzione, facendone uno strumento concreto di tutela dell'Orso e del suo habitat; di ristabilire una presenza competente della Regione Abruzzo al tavolo del PATOM e garantire le necessarie sinergie tra i diversi Assessorati e gli Uffici regionali per evitare l'isolamento operativo del rappresentante regionale vanificando gli sforzi compiuti".

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Rapina, mandato di cattura internazionale per 2 albanesi

a Procura della Repubblica di L'Aquila ha chiesto ed ottenuto un mandato di cattura internazionale nei confronti di due cittadini albanesi, X.A. di 31 anni e N.K. di 27 anni, ritenuti responsabili di una cruenta rapina a una donna che poco prima aveva prelevato del denaro dal bancomat della filiale di un istituto di credito, vicino alla sede della Questura del capoluogo regionale. Ad identificare e denunciare i due rapinatori e' stata la squadra mobile diretta dal dirigente Gennaro Capasso, in seguito agli elementi raccolti. Da informazioni apprese dagli uffici collaterali in Albania, e' emerso che N.K. e' rimasto ucciso, probabilmente nel corso di un regolamento di conti, a seguito di un colpo di pistola alla testa; il complice, invece, e' a tutt'oggi latitante. L'atto criminoso e' stato brutale: la donna e' stata violentemente sbattuta a terra e colpita ferocemente con calci e pugni in tutto il corpo riportando gravi lesioni.

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Aveva 33 grammi di eroina, 19enne pescarese ai domiciliari

Arrestato perche' trovato in possesso di 33 grammi di eroina e 1,5 di cocaina: ai domiciliari, nell'ambito della consueta attivita' di contrasto al crimine diffuso e allo spaccio di sostanze stupefacenti, portata a termine nelle ultime ore dagli agenti della polizia di stato, e' finito G.M, 19enne pescarese. Il giovane, sottoposto a perquisizione, e' stato trovato in possesso dello stupefacente che e' stato sequestrato dai poliziotti. Il 19enne, ora agli arresti nel suo domicilio, e' a disposizione dell'autorita' giudiziaria. 

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Omicidio Chieti, interrogatorio di oltre un’ora per l’indagato

Un interrogatorio durato un'ora in Procura a Chieti dinanzi al sostituto procuratore Giancarlo Ciani, titolare dell'inchiesta, per Emanuele Cipressi, il 24enne di Chieti che lo scorso 9 ottobre e' stato sottoposto a fermo del pubblico ministero con l'accusa di omicidio volontario per aver ucciso Fausto Di Marco, 40 anni, colpendolo al collo con un coccio di vetro davanti ad un circolo privato di Chieti Scalo, e successivamente raggiunto da  un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una scelta di Cipressi, che e' assistito dagli avvocati Marco Femminella e Omar Sanelli, quella di essere sentito dal Pm, dopo che nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip si era avvalso della facolta' di non rispondere. Cipressi, che si trova in carcere, e' apparso molto provato e nell'interrogatorio ha ricostruito cio' che e' accaduto intorno alle ore 4 dinanzi al Circolo Tre Assi di Chieti Scalo in seguito ad un iniziale tentativo di approccio della vittima nei confronti di una ragazza. Cipressi, secondo quanto e' emerso dall'interrogatorio, non voleva uccidere, e quando ha rotto la bottiglia con la quale poi ha colpito mortalmente Di Marco alla gola, lo avrebbe fatto solo per spaventare quest'ultimo, anche se poi i fatti hanno preso una piega diversa, con l'epilogo tragico che nessuno avrebbe voluto

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Pescara, a fuoco imbarcazione ormeggiata in porto

 Una imbarcazione ormeggiata presso il porto canale di Pescara, nella zona ovest, e' andata a fuoco la notte scorsa. L'allarme alla sala operativa del 115 e' arrivato intorno all'una e trenta. Le squadre dei vigili del fuoco hanno cosi' raggiunto dopo pochi minuti il luogo dell'incendio, provvedendo a domare il rogo che dopo aver divorato quasi completamente il natante, si era propagato ad una imbarcazione vicina, causando anche in questo caso dei danni. Sul posto si sono portati anche gli agenti della Polizia di stato. Al momento non si conoscono le cause del rogo. 

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Rapina al benzinaio a Cappelle sul Tavo, nuovo arresto

 In manette il presunto complice del malvivente che lo scorso 19 settembre intorno alle 20.30 avrebbe rapinato un distributore di benzina a Cappelle sul Tavo: ieri sera, al termine di una attivita' di indagine, i carabinieri del Norm di Pescara hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Pescara, per i reati di rapina a mano armata e ricettazione Ignazio Mallus, 58enne di origini sarde. L'uomo e' stato fermato alla mensa Caritas di via Alento dove stava mangiando.

Lo scorso settembre presso la Total Erg di via Carducci due persone armate di mitra - poi risultato giocattolo, ma privo di tappo rosso - si presentarono al titolare e, sotto la minaccia delle armi, riuscirono a procurarsi 470 euro in contanti e uno zainetto contenente un computer, prima di darsi alla fuga di una Citroen Berlingo risultata rubata a San Benedetto del Tronto. Una volta lanciato l'allarme, i carabinieri si misero subito alla caccia dei rapinatori, intercettando nelle campagne una dei due, Andrea Saccente, 33enne di origine barese, individuato con i soldi in tasca, frutto del colpo e il pc. All'interno del mezzo fu recuperato anche mitra-giocattolo. Il suo complice riusci' invece a scappare sempre per le campagne approfittando dell'oscurita'. Indagini, anche portate avanti con l'ausilio di intercettazioni telefoniche che anno permesso di capire che Ignazio Mallus, residente in Sardegna, spesso frequentava le zone di Pescara e Montesilvano.

Grazie ad ulteriori informazioni acquisite i carabinieri sono riusciti a capire che l'uomo a pranzo e cena si recava spesso a mangiare nella mensa Caritas di via Alento dove l'uomo e' stato arrestato. 

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