Nuovo rinvio per il processo Ecoemme, nato da un’indagine del 2008 e, dopo quasi dieci anni, ancora alle prese con la fase istruttoria presso il tribunale collegiale di Pescara. Il giudice Rossana Villani questa mattina ha aggiornato l’udienza al prossimo 15 gennaio, a causa dell’ impedimento dell’avvocato Giuliano Milia, legale della Deco del gruppo Di Zio, societa’ coinvolta nel procedimento. Si va verso la prescrizione per tutti i reati che riguardano i nove imputati, mentre restano in piedi i reati societari. Al centro del procedimento, i rapporti tra il Comune di Montesilvano, che si e’ costituito parte civile tramite l’avvocato Alberto Lorenzi, e la societa’ pubblica-privata Ecoemme, attiva nel settore dei rifiuti e composta da Comune di Montesilvano, Deco del gruppo Di Zio e Comunita’ Montana Vestina. L’indagine e’ stata innescata da un esposto su presunte irregolarita’ commesse da Ecoemme. Secondo le accuse, l’ex sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri si sarebbero attivati per favorire il gruppo Di Zio nel consolidamento di una gestione monopolistica del servizio dei rifiuti a Montesilvano, in cambio della corresponsione di alcune somme di danaro. Gli altri imputati, oltre a Cordoma e Sospiri, sono Massimo Sfamurri, presidente di Ambiente Spa, Antonello De Vico, ex sindaco di Farindola, Ettore Paolo Di Zio, ex consigliere del Cda di Ecoemme, Ettore Ferdinando Di Zio, imprenditore, Fabio Savini, ex vice presidente del Cda di Ecoemme, Paolo Cucculelli, tecnico della Comunita’ Vestina, e Giordano De Luca, ex consigliere del Cda di Ecoemme. Tutti sono accusati di corruzione, con Ettore Ferdinando Di Zio che deve rispondere anche del reato di truffa.
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