Il Tribunale di Chieti ha condannato a due anni e tre mesi di reclusione un uomo di 85 anni che era accusato di stalking, violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ormai ex dipendente della sua impresa edile. I fatti risalgono a circa tre anni fa.
La vittima si è costituita parte civile. Secondo l’accusa la dipendente, fra l’altro, fu importunata sul posto di lavoro, con inviti e regali non graditi, e fu oggetto di apprezzamenti a sfondo sessuale e di altri episodi che le provocarono stato d’ansia e cardiopalma. Il rapporto di lavoro, come è emerso dal processo, terminò con una lettera di dimissioni per giusta causa presentata dalla donna.
L’uomo è stato anche condannato risarcimento dei danni in separata sede, e ad pagare una provvisionale di 10 mila euro. Ha avuto il beneficio della sospensione condizionale della pena la cui efficacia è subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero in enti o associazioni che si occupano di prevenzione e assistenza psicologica, da adempiersi entro la durata corrispondente alla pena principale.