Studio Asl Lanciano Vasto Chieti, ci sarebbero strascichi nella maggior parte dei guariti dal covid

Il Covid-19 lascerebbe strascichi nella maggior parte dei pazienti guariti. E’ quanto appurato la Asl Lanciano Vasto Chieti, con uno studio pilota di sorveglianza e valutazione clinica dei pazienti che avevano contratto l’infezione nella prima fase della pandemia. L’iniziativa e’ della Task force Covid-19, che ha contattato 126 pazienti, poi intervistati sulle loro condizioni di salute. Hanno risposto 82 (pari al 65%), poi visitati in ambulatorio, nel distretto sanitario di Lanciano, da un medico Usca e uno specialista in Malattie infettive. Venticinque hanno rifiutato la visita e 16 non sono stati rintracciati. Tra i pazienti che sono stati visitati, 38 hanno dichiarato di stare bene e non accusare alcun sintomo, 20 hanno riferito una generale stanchezza, 17 presentavano ansia e forme di disagio psicologico, 13 problemi respiratori e 12 disturbi di tipo neurologico.

Lo studio e’ stato utile anche per la valutazione della fragilita’ dei pazienti esaminati, che ha prodotto esiti differenti: alcuni hanno superato l’infezione da Covid-19 senza aggravare il proprio stato di cronicita’, mentre ad altri il virus ha lasciato conseguenze che ne hanno aggravato la condizione. Per questi ultimi, dunque, sara’ attivata una sorveglianza periodica a livello territoriale, anche grazie all’impulso impresso dalla Direzione Asl a tali attivita’, a partire dall’assegnazione di dieci operatori socio sanitari alle Usca (Unita’ speciali di continuita’ assistenziale) e dall’attribuzione di altro personale che a giorni arrivera’ a integrare gli organici. Il direttore generale Thomas Schael ha, infatti, disposto il potenziamento delle attivita’ domiciliari Covid-19, coordinate da un’unita’ speciale ubicata presso l’ex ospedale di Chieti citta’ con a capo Francesco Ricci.

Nei primi sette mesi le Usca hanno eseguito 4.869 prestazioni tra visite, telemonitoraggi, ecografie, test sierologici, interventi vari. Sul fronte dei contagi, nell’ultima settimana la situazione epidemiologica sta mostrando una lieve riduzione nella velocita’ di propagazione del virus: in provincia di Chieti si sono registrati 761 nuovi casi, con una riduzione dell’1,2%. Al 28 novembre i ricoverati erano 161 negli ospedali, cosi’ distribuiti: 89 a Chieti, 24 a Vasto, 31 ad Atessa e 17 presso la Casa di cura Spatocco di Chieti. Altri 18 sono nella Rsa di Casoli. Da rilevare, inoltre, che l’incremento percentuale nell’ultima settimana dei casi positivi e’ disomogeneo per eta’: in particolare sopra la media provinciale ci sono i ragazzi fino a 14 anni e gli adulti oltre i 70 anni, con un picco oltre i 90 anni. Importante la frequenza dei positivi registrata tra ottobre e novembre per fasce di eta’, che vede tra le piu’ colpite le persone tra 50 e 59 anni, arrivate a 715 casi, a cui seguono i 651 compresi tra 40 e 49 anni, mentre 492 hanno un’eta’ tra 60 e 69 anni. In base a una statistica elaborata dal dipartimento di Prevenzione, diretto da Giuseppe Torzi, sul numero dei casi positivi per citta’ e paesi dal 1 marzo al 30 novembre, ai primi posti figurano le realta’ urbane piu’ popolose: Chieti 812, Lanciano 453, Ortona 442, Vasto 421, Francavilla 407. Nessun paese e’ a zero casi, mentre ne hanno uno solo Gamberale, Civitella Messer Raimondo, Lettopalena, Liscia e Pennadomo.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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