I sindacati lanciano l’allarme: Sanita’ colabrodo in Abruzzo

“Sanita’ colabrodo in Abruzzo, i responsabili paghino per i danni alla salute dei cittadini abruzzesi. Vaccini introvabili, medici di famiglia in rivolta, condizioni di alcuni presidi ospedalieri non degne di un paese civile, inefficacia del sistema di tracciamento, mobilita’ sanitaria passiva alle stelle”. Questo il quadro che emerge sul sistema sanitario abruzzese secondo Cgil, Cisl, Uil Abruzzo, i quali sottolineano che “mentre il presidente Marsilio continua a dire che tutto va bene e risponde con supponenza ai tanti giornalisti, associazioni, cittadini, che lamentano una condizione grave, tace sulle tante verita’ che stanno emergendo circa lo stato di degrado di alcuni nosocomi”

“Allo stato attuale – sostengono i sindacati – l’Abruzzo sta vivendo una forte penalizzazione derivante dall’essere tra le cinque regioni d’Italia ancora in zona rossa. Di certo, quanto piu’ funzionera’ il servizio sanitario, dalla prevenzione alla cura, tanto piu’ saremo in grado di svolgere una vita ‘quasi normale’ e di tutelare l’occupazione, le imprese ed il tessuto economico della nostra regione. Mai come oggi – concludono Cgil, Cisl e Uil Abruzzo – la tutela della salute e’ intimamente collegata al benessere economico delle persone, al punto che curare i cittadini significa garantire loro la salute, ma anche il benessere economico e sociale dell’intera comunita’”.

 

nella foto un’immagine dell’ospedale di Avezzano

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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