Studio dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti, la risonanza biparametrica può ridurre le biopsie alla prostata

Un nuovo studio condotto dalla Diagnostica per Immagini dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti dimostra che, in molti casi, è possibile monitorare alcune lesioni prostatiche senza ricorrere a procedure invasive come la biopsia. La ricerca è stata coordinata da Andrea Delli Pizzi, con la collaborazione del gruppo di Urologia e il supporto tecnico-scientifico del Centro ITAB dell’Università “G. d’Annunzio”.

L’indagine ha valutato l’efficacia della risonanza magnetica biparametrica nel controllo delle lesioni PI-RADS 3, considerate di livello intermedio e spesso oggetto di approfondimenti invasivi. Attualmente molti pazienti vengono sottoposti a biopsia, ma solo il 15% presenta un tumore clinicamente significativo. La maggior parte degli esami risulta negativa o evidenzia patologie di lieve entità, a fronte di un rilevante impatto sulle liste d’attesa dei reparti di Urologia.

Secondo quanto emerso, la risonanza biparametrica, che evita la somministrazione del mezzo di contrasto, garantisce risultati diagnostici comparabili alla metodica multiparametrica, riducendo tempi, costi e numero di biopsie inutili. I controlli effettuati a due anni indicano che il 90% delle lesioni monitorate è rimasto stabile o si è ridotto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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