Un detenuto del carcere di massima sicurezza di Sulmona ha consegnato spontaneamente alla polizia penitenziaria uno smartphone rinvenuto all’interno di un pacco ricevuto durante i colloqui con un familiare. Rientrato in cella, l’uomo ha trovato il telefono nascosto tra vestiti e oggetti personali e ha immediatamente avvisato un agente, chiarendo che il dispositivo non era di sua proprietà.
L’episodio ha coinvolto un ergastolano di origine campana. Nonostante la collaborazione, la Procura di Sulmona ha contestato il reato di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, come previsto dalla normativa vigente.
Nelle stesse ore, nel corso di controlli all’interno dell’istituto, la polizia penitenziaria ha sequestrato altri quattro telefoni cellulari, oltre a due cavi usb e relativi caricatori. A seguito degli accertamenti sono stati denunciati tre detenuti, tutti ergastolani.
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