Teramo, l’università presenta il progetto per la casa dello studente

Tre gli elementi cardine su cui si basa il progetto dell’Adsu per la nuova residenza universitaria che nascera’ nell’ex Rettorato di Viale Crucioli, a Teramo: accessibilita’ universale, sostenibilita’ e sicurezza. Presentato oggi, il progetto per la nuova Residenza universitaria. Presenti, tra gli altri, il direttore Adsu Antonio Sorgi, il Presidente Paolo Berardinelli, il Rettore dell’Universita’ di Teramo, Luciano D’Amico, il sindaco Maurizio Brucchi, i parlamentari Paolo Tancredi e Tommaso Ginoble, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il presidente dell’associazione Diritti Diretti Onlus, Simona Petaccia. La struttura, in tutte le sue parti, sara’ accessibile a chiunque abbia una forma di disabilita’, come hanno spiegato, “che si tratti di problemi legati alla deambulazione, alla vista o all’udito”. In secondo luogo la sostenibilita’. Come ha spiegato il direttore Sorgi, che si e’ avvalso dell’ausilio di tre studenti di ingegneria e architettura che hanno collaborato al progetto, non si trattera’ solo di ridurre i costi, ma nell’immobile verranno installati impianti fotovoltaici per coprire piu’ della meta’ del fabbisogno energetico. L’energia verra’ inoltre stoccata per essere utilizzata anche di notte. Per quanto riguarda i rifiuti, verra’ creata una compostiera di comunita’, che sara’ utilizzabile dagli studenti. Sul fronte della sicurezza, due saranno gli elementi caratterizzanti: da un lato il pieno rispetto degli standard antisismici, ma sicurezza anche nel senso che ci sara’ un controllo computerizzato dell’impianto e gli accessi saranno differenziati, a seconda che si tratti di uno studente, un lavoratore o un esterno. Ci saranno infatti spazi pubblici, come ristorante, lavanderia, impianti sportivi aperti alla citta’. Il complesso e’ costituito da tre immobili: la palazzina A, messa in sicurezza dal punto di vista sismico e su cui vige un vincolo della Sovrintendenza, le altre due palazzine, B e B1 che saranno di nuova costruzione. La struttura sara’ in acciaio, un materiale che soddisfa sia l’elemento sicurezza sia la necessita’ di completare l’opera in tempi brevi. Dal punto di vista energetico la prima palazzina e’ in classe A, la seconda in A2 e la terza in A1. Tra le palazzine A e B nascera’ un orto urbano: il verde e’ uno degli elementi caratterizzanti del progetto. Per i tempi, al momento l’Adsu dispone di un finanziamento di 3 milioni di euro da parte del Ministero per avviare i lavori, ma ne servono altri 6 che dovranno essere reperiti attraverso il bando del Miur. Ginoble e Tancredi hanno pero’ sottolineato la volonta’ di cercare di riproporre la richiesta di creare una riserva di legge ad hoc. L’inizio del cantiere e’ previsto per il primo semestre 2018, per quanto riguarda gli interventi da coprire con la prima tranche di 3 milioni. Per il bando, invece si attende la fine dell’anno. Nel cantiere, una volta aperto, verra’ installata una webcam che seguira’ l’andamento dei lavori, fase per fare. E’ stato inoltre creato un Qr Code che permettera’ di accedere virtualmente nell’immobile di Viale Crucioli e scoprire come verra’ trasformato.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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