Tpl, Istat: il 34,8% degli autobus ha più di 10 anni

“Tornano a crescere nei comuni capoluogo domanda e offerta di trasporto pubblico locale (+3,2 per cento e +1,7 sul 2018), ma restano forti squilibri territoriali. Il 34,8 per cento degli autobus ha piu’ di 10 anni”. Lo ha riferito l’Istat nel report sull’ambiente urbano: “Continuano ad aumentare i km di piste ciclabili (+15,5 per cento dal 2015), ma la rete delle ciclovie resta insufficiente in molte citta’, soprattutto nel Mezzogiorno.Nella gestione del ciclo dei rifiuti nessun capoluogo metropolitano raggiunge il target del 65% di raccolta differenziata previsto dalla normativa europea. Interventi di forestazione urbana in 43 capoluoghi per una superficie complessiva di 11 km2 (+30 per cento dal 2011)”. E a proposito di trasporti pubblici locali, l’Istat ha rilevato: “Due principali criticita’: la carenza di infrastrutture per il trasporto rapido di massa e l’obsolescenza del parco circolante. Nonostante i progressi degli ultimi anni in diversi comuni capoluogo, la rete su ferro del Tpl e’ ancora poco sviluppata e circoscritta a poche citta’: il filobus viaggia in 13 comuni su 268,5 km di linee (+17,4 dal 2015), il tram in 11 citta’ su 369,2 km (+2,7), la metropolitana in sette citta’ su 191,2 km (+2,2). Soltanto Milano e Torino, inoltre, hanno reti tranviarie molto estese in rapporto all’area urbanizzata (122 e 65 km per 100 km2, contro i 16 di media delle altre citta’ servite). Tra i capoluoghi metropolitani, le densita’ di rete piu’ elevate si rilevano a Milano e Napoli per la metropolitana (49 e 18 km per 100 km2), a Cagliari e Bologna per il filobus (74 e 57 km per 100 km2)”

Ma non e’ tutto. Secondo l’Istat: “Poiche’ gli autobus forniscono la maggior parte dell’offerta (il 55,3 per cento dei posti-km, ma oltre il 90 per cento fuori dalle citta’ metropolitane), il rinnovamento del parco circolante e’ un altro fattore cruciale per la sostenibilita’ del Tpl e la qualita’ del servizio. Soltanto il 32 per cento degli autobus in servizio e’ conforme allo standard Euro 6 (vigente dal 31/12/2012) mentre il 34,8 per cento e’ in classe Euro 4 o inferiore (41,6 nel Mezzogiorno) e pertanto e’ stato immatricolato prima del 2008. I bus a basse emissioni (fra cui ibridi e bi-fuel, non tutti Euro 6) sono il 28,1 del totale (+4,6 punti dal 2015). Tra questi prevalgono i veicoli a gas (24,7, contro 3,4 di elettrici/ibridi). Fra i capoluoghi metropolitani, la quota di autobus a basse emissioni tocca il 53,4 a Bari, il 62,1 a Catania e il 69,2 a Bologna”. E ancora: “L’offerta di Tpl nei comuni capoluogo e’ in lieve aumento, con 4.624 posti-km per abitante (+1,7 per cento sul 2018, dopo due anni consecutivi di calo), ma resta lontana dai livelli raggiunti prima della crisi del 2009 (-7,3% sul 2008). Nella composizione dell’offerta prevale il trasporto su gomma (autobus e filobus, 57,1), ma metropolitana e tram guadagnano terreno grazie allo sviluppo dell’infrastruttura (41,1, +5,2 punti dal 2014). Nei capoluoghi metropolitani l’offerta sale a 6.721 posti-km per abitante e la quota di tram e metropolitana supera il 50 per cento”

Per l’Istat, inoltre: “Negli altri capoluoghi, l’offerta e’ di 2.277 posti-km per abitante e viaggia per piu’ del 95 per cento su gomma. Livello e composizione dell’offerta variano sensibilmente anche fra le ripartizioni: nel Nord la media e’ di 6.199 posti-km per abitante: quasi il 25 per cento in piu’ del Centro (5.004) e piu’ del triplo del Mezzogiorno (1.946). Nelle citta’ del Nord, inoltre, il mix dell’offerta e’ piu’ bilanciato (53 per cento su gomma, 47 per cento altre modalita’), mentre nel Mezzogiorno il trasporto su gomma prevale piu’ largamente (83,2 per cento)”. E dunque: “Anche la domanda di trasporto pubblico e’ in aumento (+3,2 sul 2018), ma la crescita si concentra nelle citta’ del Nord (+5,8), mentre in quelle del Centro resta stabile e in quelle del Mezzogiorno si registra un calo del 2,6 per cento. Le differenze territoriali sono, in questo caso, ancora piu’ marcate: 263 passeggeri per abitante nel Nord, 220 nel Centro e appena 60 nel Mezzogiorno, a fronte di una media Italia di 192”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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