Tragedia di Marcinelle, l’Abruzzo ricorda i minatori morti 66 anni fa

A 66 anni dall’incendio della miniera di carbone di Bois du Cazier, a Marcinelle in Belgio, in cui persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani (di questi 60 erano abruzzesi, 23 da Manoppello per questo considerata “Citta’ Martire”) l’amministrazione comunale di Manoppello ha commemorato le vittime del tragico rogo in contemporanea con la citta’ belga di Charleroi. A Manoppello, in occasione della ‘Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo’, si e’ tenuta la cerimonia di deposizione della corona d’alloro, in piazza Marcinelle, alla presenza delle autorita’ e di Line Manouvrier, rappresentante del Bois du Cazier e della comunita’ di Charleroi. Nella giornata di ieri invece una delegazione del Comune, il sindaco Giorgio De Luca e il presidente del Consiglio Comunale Roberto Cavallo, si e’ recata in Belgio per una visita ufficiale ai pozzi dove si e’ consumata la tragedia e al museo realizzato sul sito minerario, incontrando le autorita’ locali, il direttore del Bois du Cazier, Jean-Louis Delaet, e Urbano Ciacci, minatore di origini italiane che per 27 anni lavoro’ nella miniera. Contemporaneamente a Manoppello sono cominciate le celebrazioni nel centro studi di Marcinelle dove e’ stato proiettato il docufilm “Manoppello dopo l’8 agosto”, seguito da un confronto-dibattito cui hanno partecipato anche bambini, ragazzi e giovani della citta’. In serata e’ stato presentato il libro di Raffaele Bortoliero “Lavoro, carbone e morte”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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