È stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza il giovane individuato come presunto autore della truffa ai danni di un’anziana di Alanno. Il raggiro, avvenuto l’8 marzo scorso, è riconducibile alla nota “truffa del finto carabiniere”.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Penne, l’uomo avrebbe contattato telefonicamente la vittima qualificandosi prima come maresciallo dell’Arma, poi come avvocato, sostenendo che il figlio della donna fosse rimasto coinvolto in un grave incidente stradale. Con tono convincente, aveva chiesto oro e denaro per evitare l’arresto del presunto figlio. Poco dopo, un complice si era presentato all’abitazione dell’anziana per ritirare personalmente i preziosi e i contanti.
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire la dinamica e di individuare il responsabile grazie alle immagini di videosorveglianza di un condominio della zona. Da un fotogramma ravvicinato è stata ricavata una descrizione precisa del truffatore. La vittima avrebbe poi riconosciuto il giovane tra le fotografie mostrate dai militari.
Il gip del Tribunale di Pescara, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Giuliana Rana, ha emesso l’ordinanza di obbligo di dimora nei confronti dell’indagato.
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