Comparso oggi davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Teramo, che avrebbe dovuto decidere se rinviarlo a giudizio o meno per peculato, un dirigente della Regione ha avuto oggi una sentenza di non luogo a procedere. Per l’imputato, il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio per l’uso improprio di un’auto di servizio, in particolare nel tragitto casa-lavoro, con una spesa a carico dell’Ente Regione – sempre secondo l’accusa – di 3.613 euro tra autostrada e carburante. I fatti risalivano ad un periodo compreso tra il dicembre del 2013 e il novembre del 2014.
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