“Nei 4 comandi dei capoluoghi abruzzesi dei vigili del fuoco, l’organico operativo registra un meno 20 per cento, quello amministrativo un meno 60 per cento”. Lo ha detto Donato D’Arcangeglo, segretario regionale Uil pubblica amministrazione sottolineando le varie criticità del comparto a livello regionale. “A Vasto oltre alle criticità di mezzi manca una sede di servizio dignitosa e una rimessa per gli automezzi – ha aggiunto – I gravi problemi dei vigili del fuoco derivano soprattutto da una riforma inappropriata del contratto nazionale collettivo di lavoro (217/2005 e 127/2018)”. Nell’approfondire le criticità che hanno portato i Vigili del fuoco alla manifestazione del 7 settembre a Roma, pienamente condivise dalla Uil pa Abruzzo, D’Arcangelo spiega che “oltre alle risorse economiche insufficienti si può parlare anche in Abruzzo di cronica carenza di organico. Ritardi non più tollerabili negli avanzamenti di qualifica fanno il resto, più del 50 per cento dei vigili rinuncia per l’esigua differenza di retribuzione rispetto alle maggiori responsabilità”. Il sindacalista parla di ‘legge scandalosa’ in riferimento alla mobilità nazionale per i vigili anziani “penalizzati da una legge punitiva che non prevede il trasferimento prima dei 2 anni di servizio mentre la stessa favorisce i vigili allievi – ha ribadito D’Arcangelo sottolineando la grave carenza di mezzi di soccorso e del loro stato nelle 4 province abruzzesi per autoscale, autobotti, Pk e autogru – Consideriamo fallimentare la ripartizione dei 165 milioni di euro per la valorizzazione del C.N.VV.F”.
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