Villa Santa Lucia degli Abruzzi tra i Comuni che perde più popolazione in Italia

La regione in cui si registra il maggior decremento di popolazione italiana è la Sicilia (-2,2% rispetto al 2011), seguita da Campania (-1,8%), Puglia (-1,7%), Piemonte (-1,2%) e Calabria (-1,2%). Tuttavia, i cittadini italiani aumentano in 1.939 comuni (quasi il 25% del totale). Si tratta per quasi tre quarti di comuni piccoli, con popolazione fino a 10mila abitanti. Sono i primi risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, prima diffusione dei dati definitivi 2018 e 2019. Più nel dettaglio, i comuni in cui si registra il maggior incremento relativo di residenti italiani sono Calliano (1.996 abitanti) in provincia di Trento, Pedesina (37 abitanti) in provincia di Sondrio e Tonengo (248) in provincia di Asti; quelli che in termini relativi perdono più residenti italiani sono Noasca (110 abitanti) in provincia di Torino, Terravecchia (661 abitanti) in provincia di Cosenza e Villa Santa Lucia degli Abruzzi (93 abitanti) in provincia dell’Aquila. In termini di popolazione, il comune più grande in Italia è Roma, con 2.808.293 residenti; Morterone, in provincia di Lecco, è invece il più piccolo, con appena 30 residenti. Sono solo 2.298 i comuni che hanno registrato un incremento di popolazione negli ultimi otto anni6 (il 29% del totale; erano ben il 60% nel 2011); vi risiedono 1,3 milioni di persone, poco più del 2% della popolazione nel 2019. La quota di comuni che perde popolazione varia al variare dell’ampiezza demografica del comune. Perde popolazione gran parte dei comuni piccoli (80,1% dei comuni con meno di 5mila abitanti) e poco più della metà dei comuni tra 5mila e 20mila abitanti, mentre la popolazione aumenta in poco più della metà dei comuni medi (da 20 a 50mila abitanti) e medio grandi (da 50 a 100mila abitanti) e nella maggior parte dei comuni di maggiori dimensioni (71,1% dei comuni con oltre 100mila abitanti). Nel complesso, a fronte di una popolazione residente sostanzialmente stabile, si registra una leggera redistribuzione verso i comuni di maggiori dimensioni. In particolare, la popolazione residente diminuisce nei comuni con meno di 5mila abitanti (-520.843 individui in meno rispetto al 2011), mentre aumenta in tutte le altre classi e soprattutto nei comuni tra i 50mila e i 100mila abitanti (+3,6%) e nei comuni con oltre 100mila abitanti (+2,5%). Questa dinamica è dovuta principalmente ai cittadini stranieri, la cui presenza aumenta in tutte le classi di ampiezza demografica. Gli italiani invece diminuiscono in tutte le classi di comuni, a eccezione di quella tra 50mila e 100mila abitanti

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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