Sono raddoppiati – dal 2023 al 2024 – i casi e le denunce di violenza di genere, sia fisica che psicologica. E ad essere vittima sono soprattutto, ma non solo, le donne. A fornire i dati, il comandante provinciale dei carabinieri dell’Aquila, il colonnello Nicola Mirante. Per quanto riguarda le misure cautelari, nei primi mesi del 2024 c’è stato un aumento del 53% rispetto al 2023, +16% per le denunce a piede libero, +100% per le denunce che riguardano il Codice rosso. Aumentate le denunce da parte degli uomini: i dati parlano di violenze psicologiche, con reati che vanno dal revenge porn allo stalking.
In questo caso per la ex compagna, nella maggior parte dei casi è scattato l’ammonimento. I reati per i quali i carabinieri, a vari livelli, sono stati chiamati a intervenire durante l’anno appena trascorso ed i primi cinque mesi di quello corrente, dimostrano un trend in generale aumento. Raffrontando i periodi che vanno da gennaio a maggio per ciascuno degli anni considerati (2023 – 2024), risulta praticamente raddoppiato il numero degli interventi effettuati. Infatti, si è passati da 29 a 59 richieste di pronto intervento; all’aumento del numero delle segnalazioni, raccolte e comunicate alle competenti procure della Repubblica presenti sul territorio (L’Aquila, Avezzano e Sulmona), che passano da 42 a 49 denunce per le quali si è proceduto a piede libero (+ 16,6%).
In aumento anche gli arresti in flagranza, da 12 a 22 (+ 83,3%). Parimenti aumentate le ordinanze di custodia cautelare, da 18 a 24 misure personali eseguite (+ 33%) tra permanenza domiciliare e carcere, queste ultime leggermente prevalenti.