Muore avvelenato Kaos, il cane-eroe di Amatrice 

Kaos, il cane eroe di Amatrice, Norcia e Campotosto: il sospetto è che sia stato avvelenato. Il pastore tedesco, poco più di tre anni, di proprietà dell’addestratore Fabiano Ettorre, è stato trovato morto ieri, nel giardino della sua casa di Sant’Eusanio Forconese, comune a pochi chilometri dall’Aquila. 

Il suo contributo era stato fondamentale nel 2016, durante i soccorsi dopo il terremoto del centro Italia. Era abituato a scavare e a fiutare la presenza di umani negli inferni di macerie e detriti, e proprio a lui molti devono la vita. 

Dolore e indignazione anche sul web e sui social network, dove gli utenti stanno condividendo foto e video del cane in azione: Kora, cucciola di due mesi, figlia di Kaos e Kira, potrebbe seguire le orme del padre. Di recente il pastore tedesco era stato determinante nel ritrovamento di un aquilano di cui si erano perse le tracce: il suo nome si aggiunge alla lista dei tanti che a Kaos devono la vita.

“Non ho parole, non riesco a comprendere un atto così orribile”, dice in lacrime il proprietario, che ha trovato Kaos morto attorno a mezzogiorno. Intanto è scattata l’indagine dei carabinieri forestali con un sopralluogo per verificare anche l’eventuale presenza, non solo in giardino, di altri bocconi avvelenati. Secondo Ettorre l’animale “era vivo almeno fino alle due del mattino, perché a quell’ora l’ho sentito abbaiare. Per Kaos – racconta – tenevo la porta di casa sempre aperta”. Su Facebook che l’addestratore saluta per l’ultima volta il suo fedele compagno: “Ciao amico mio! Hai lasciato un vuoto incolmabile per mano di una persona meschina. Continua il tuo lavoro lassù, continua a cercare dispersi, a salvare vite umane”. Ettorre è molto scosso è confuso. “Non mi ricordo delle persone che ha salvato – spiega – né di quelle decedute sotto le macerie che il mio cane ha ritrovato. In questo momento ho un vuoto e non ricordo i tanti episodi in cui Kaos che aveva un cuore grande ha fatto del bene. Posso dire però che per me anche ritrovare i morti significa restituire dignità alle persone”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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