In Abruzzo il settore agricolo registra uno dei livelli più alti di invecchiamento imprenditoriale in Italia. Secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, rilanciati dalla CIA Abruzzo, il 14% delle aziende agricole è guidato da titolari con più di 70 anni, mentre i giovani sotto i 25 anni alla guida di un’impresa agricola sono appena 330 su oltre 44mila realtà attive.
La provincia di Chieti è tra le più colpite a livello nazionale: qui i titolari over 70 rappresentano il 17,6% del totale, con una crescita di quasi cinque punti percentuali negli ultimi dieci anni. Il fenomeno si inserisce in un quadro di contrazione strutturale: dal 2010 al 2025 in Italia hanno cessato l’attività oltre 182mila aziende agricole, pari a una riduzione del 21%.
Il presidente della CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, ha evidenziato come senza un ricambio generazionale il settore rischi di perdere competitività. Ha sottolineato la necessità di un piano straordinario per favorire l’ingresso dei giovani, attraverso incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione e innovazione tecnologica.
Tra le soluzioni indicate figurano l’agricoltura di precisione, l’uso di droni e sensori, le energie rinnovabili e la gestione digitale delle aziende. Per Sichetti la formazione e il coinvolgimento dei giovani nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità, così da trasformare l’attuale invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento.