Al via i licenziamenti all’Hatria di Sant’Atto, dove dopo il mancato accordo al tavolo di trattativa l’azienda ha confermato i 55 esuberi e l’avvio delle relative procedure. A nulla, dunque, sono valsi i numerosi incontri in Provincia e in Regione per verificare possibilita’ alternative, cosi’ come a nulla e’ servita la lotta dei lavoratori che nelle scorse settimane avevano ricevuto anche l’appoggio della segreteria nazionale della Cgil. Una situazione a fronte della quale anche il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino ha espresso il proprio rammarico, sottolineando come si tratti “di un’azienda che ha potenzialita’ e mercato ma che in questa circostanza sembra decisa a perseguire un risultato finanziario con un deciso taglio dei costi”. I 55 esuberi (su 160 lavoratori), stando ai dati aziendali, sono impiegati nel reparto “produzione e magazzino prodotti finiti”. Dura la reazione dei sindacati di categoria, che hanno parlato di una “vicenda dolorosa in un territorio gia’ impoverito” e che hanno sottolineato come le “modalita’ di avvio della procedura non hanno consentito sin dall’inizio un confronto sereno ed analitico sulla natura degli esuberi e delle motivazioni che appaiono caratterizzate da esigenze che esulano dal contesto tecnico/produttivo”.
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