Brugnoli: non avremo altre occasioni per cambiare le cose e costruire finalmente un Paese efficiente

“I fondi del Recovery Found sono importanti per il futuro del nostro paese, sono più partite da giocare con la stessa maglia perché siamo un’unica nazione con delle visioni strategiche comuni, oppure ci sarà il rischio che questi denari che arriveranno, non gratuitamente, saranno un’ulteriore occasione persa di rilancio per il nostro paese”. A parlare è Giovanni Brugnoli, vice presidente nazionale per il Capitale umano di Confindustria.

“Con il Next Generation EU” ha concluso Brugnoli, “abbiamo l’occasione di rilanciare le politiche formative in un Paese, il nostro, che su questo tema ha sempre investito poco. C’è bisogno di una progettualità efficace che abbia il coraggio di costruire per le prossime generazioni e di alzare lo sguardo. Proprio per questo Confindustria si è messa a disposizione delle istituzioni che si occupano di formazione per portare il suo contributo di idee e di visione. E abbiamo intensificato i nostri incontri con i decisori pubblici che sono ormai quotidiani. Perché non avremo altre occasioni per cambiare le cose e costruire finalmente un Paese efficiente e pronto alle sfide globali. L’Italia deve avere il coraggio del futuro”

Un intervento, quello di Brugnoli, che ha chiuso i lavori del webinar “Forum politiche attive del lavoro: esperienze a confronto”, organizzato ieri pomeriggio da Confindustria Chieti Pescara, presieduta da Silvano Pagliuca.

“Abbiamo fortemente voluto questo Primo Forum Politiche Attive del lavoro”, ha detto Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, “il futuro del nostro paese si fonda su un’occupazione vera, sana e intelligente. L’Italia è come Oxford rispetto al resto dell’Europa, è eccellente per quel che riguarda le politiche passive come il sostegno al reddito, ma in periodi di forte crisi non dà risposte adeguate per l’occupabilità delle persone. Per declinare le politiche attive nel nostro paese, dobbiamo agire sul sistema dell’education, sviluppando il concetto di formazione in quello di apprendimento continuo”.

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, in cui si parla sempre più frequentemente di politiche passive del lavoro, prima di tutto gli ammortizzatori sociali, l’iniziativa promossa dal Tavolo tecnico delle Politiche attive di Confindustria Chieti Pescara ha rappresentato un’occasione importante per ragionare a livello più ampio su quelle che sono le politiche attive.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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