Cala il prezzo dei canoni di locazione in Italia ma l’Abruzzo è in controtendenza

Scende il prezzo dei canoni di locazione in Italia, ridotto del 2,2% a ottobre rispetto al mese precedente, per attestarsi a 12,7 euro/m2. Dopo la flessione di ottobre, il prezzo di richiesta segna un incremento record pari al 12,3% negli ultimi 12 mesi, secondo l’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Regioni.

Il prezzo medio delle locazioni è diminuito in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Trentino-Alto Adige (6,1%), Piemonte (2,6%), Umbria (0,8%), Sardegna (0,7%), Lombardia (0,6%) ed Abruzzo.

Dall’altra parte i cali maggiori spettano al Lazio (-6%), seguito da Puglia e Molise (entrambe giù del 5,7%). Con ribassi percentuali superiori alla media del 2,2% registrato ad ottobre, troviamo Marche (-4,4%), Toscana (-4,4%), Friuli-Venezia Giulia (4,3%), Liguria (-3,6%), Calabria (-3,5%) e Valle d’Aosta (-2,3%). Il resto delle macroaree hanno registrato cali meno marcati. Sul fronte dei prezzi, la regione più costosa per gli affitti risulta essere la Valle d’Aosta (20,6 euro/m2), a seguire troviamo Lombardia (17,7 euro/m2), Toscana (16,3 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14 euro/m2), Emilia-Romagna (13,5 euro/m2) e Lazio (12,8 euro/m2). Le altre regioni, che si attestano su valori inferiori alla media nazionale, variano da 12,4 euro al metro quadro in Liguria a 6,3 euro/mese del Molise, la regione con le locazioni più convenienti in Italia. Province. Nel mese in esame, la tendenza provinciale dei canoni di locazione evidenzia un chiaro ribasso, con cali riscontrati in 65 delle 105 zone monitorate. Le province che guidano questa diminuzione sono Brindisi (-17,4%), Latina (-13,7%), Ravenna e Fermo (-12,5%), Lucca (-11,7%), Crotone (-11%), Belluno (-10,8%), e Massa Carrara (-10,2%). Le restanti variazioni al ribasso di ottobre oscillano tra il 9,8% di Crotone e lo 0,1% di Cagliari. Nel panorama delle province, Ferrara emerge come l’unica area a non aver subito variazioni di prezzo nell’ultimo mese. Al contrario, gli aumenti più significativi si concentrano a Trento (5,4%), Biella (5,3%), Bolzano (4,5%), e Rovigo (4,3%). Lucca (27 euro/m2) si posiziona come la provincia italiana più costosa, seguita da Belluno (26 euro/m2) e Grosseto (24,9 euro/m2). La provincia di Milano si piazza al quarto posto con 21,6 euro al metro quadro, Roma sedicesima con 13,6 euro di media mensili. Dall’altra parte, Enna (4,8 euro/m2), Caltanissetta (5,3 euro/m2), e Alessandria (5,6 euro/m2) sono le province con gli affitti più accessibili. Capoluoghi. In contrasto con le tendenze regionali e provinciali, si osserva un maggior numero di capoluoghi in crescita (46) rispetto a quelli in calo (34), con 3 città che mantengono prezzi stabili a ottobre (Novara, Rimini e Savona). Le maggiori variazioni al rialzo si verificano a Monza (7%), Chieti (6%) e Firenze (5,7%), mentre i cali più evidenti riguardano Potenza (-5,4%), Campobasso (-5,2%) e Pesaro (-5,1%). Tra i principali mercati cittadini in aumento, oltre a Firenze, si includono Genova (3,6%), Napoli (1,9%), Milano (1,4%), e Palermo (0,7%). Al contrario, si registrano cali a Torino (-0,1%), Bologna (-0,9%), Venezia (-1,3%), e Roma (-1,5%). Milano si conferma come la città italiana con gli affitti più elevati, raggiungendo, a 22,9 euro/m², un record storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012. Firenze segue a 19,8 euro/m2, quindi Venezia e Bologna a 18 euro/m2, mentre Roma si posiziona sul quinto gradino delle città più care con i suoi 14,8 euro mensili. Al contrario, Vibo Valentia è la città più economica per l’affitto, con 4,7 euro al mese.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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