Casa, gli affitti calano del 2,3% a novembre

In Italia, a novembre i canoni di affitto calano del 2,3% a novembre, per attestarsi a 11,4 euro al metro quadro mensili. Intanto resta comunque positiva la variazione degli ultimi 12 mesi, che segna un incremento dell’1,8%. E’ quanto si evince dai dati dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare per sviluppo tecnologico in Italia. In tutto il paese, dunque i prezzi degli affitti sono aumentati dalla fine del 2021, con una crescita annuale diffusa in tutte le regioni, ad eccezione dell’Umbria. Tuttavia, novembre ha segnato una netta inversione di tendenza con cali in tutte le macroaree ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia (5,3%), Trentino-Alto Adige (2,2%), Piemonte (0,5%) e Sardegna (0,3%). Dall’altro lato, la serie di ribassi è guidata da Calabria (-7%), Valle d’Aosta (-6,7%) e Molise (-6,6%), mentre le restanti 13 regioni in trend negativo sono racchiuse in una forbice che va dal -4.3% della Puglia al -0,9% dell’Emilia-Romagna. Secondo lo studio, i canoni mensili più elevati riguardano la Lombardia (15,3 euro/m 2) e la Valle d’Aosta (14,8 euro/m 2). Prezzi di richiesta superiori alla media italiana di 11,4 euro mensili anche in Trentino-Alto Adige (14,7 euro/m 2), Emilia-Romagna (13,9 euro/m 2), Toscana (13,5 euro/m 2) e Lazio (12,1 euro/m 2). Nelle altre regioni prezzi dai 10,8 euro della Liguria a degradare sino ai 6,5 euro mensili del Molise, la regione più economica per gli affittuari. Come nel caso delle regioni, anche la tendenza provinciale dei canoni di locazione è decisamente negativa con cali in 76 zone su 106 questo mese, ma andamenti molto volatili dovuti a momentanei squilibri di domanda ed offerta. Un esempio sono le province di Sondrio (-34,7%), Agrigento (- 19,6%) e Vibo Valentia (-16,4%), che hanno subito i ribassi maggiori negli ultimi 30 giorni.

Cali a doppia cifra ancora a Teramo (-13,8%), Grosseto (-12,7%) e Latina (-11,6%). Contrazioni nelle altre aree provinciali tutte comprese tra il -9,7% di Salerno e il -0,1% di Rovigo. Di contro, 28 province fanno registrare incrementi, guidati da Rieti (16,5%), Bolzano (9,3%) e Trieste (7,9%). I restanti aumenti sono compresi tra il 3,5% di Pistoia e lo 0,1% di Caserta. Vicenza e Frosinone presentano gli stessi prezzi di un mese fa. Rimini si conferma anche a novembre la provincia italiana più cara (27,7 euro/m 2), seguita da Belluno (21,4 euro/m 2) e Bolzano (20,7 euro/m 2). Dal lato opposto del ranking, Enna (4,4 euro/m 2), Caltanissetta (4,8 euro/m 2 ) e Isernia (5 euro/m 2 ) sono le province con gli affitti più bassi. Passando ai capoluoghi, 50 segnano andamenti negativi a partire dai cali di Avellino (-10,2%), Modena (-8,6%), Salerno (-7,5%), Reggio Emilia (- 6,4%), Catanzaro (-6,3%) e Cremona (5%), con gli indici di ribasso più elevati. Sul versante opposto, Campobasso (14%), Trieste (8,3%) e Chieti (7,4%) guidano le 39 aree in aumento nel mese di novembre. Per quanto riguarda i principali mercati della locazione, Firenze (2,1%), Napoli (1,1%) e Venezia (0,2%) crescono; mentre Torino (-0,3%), Milano (-0,5%) Roma (-0,8%) e Bologna (-3,8%) fanno registrare ribassi. Milano (20,7 euro/m2), sebbene in lieve calo a novembre, resta la città più cara d’Italia sul fronte affitti. La seguono, nella graduatoria delle città più care per gli inquilini italiani, Venezia (16,7 euro/m 2) Firenze (16,3 euro/m 2 ), Bologna (15,9 euro/m 2), Bolzano (15 euro/ m 2) e Roma (13,9 euro/m 2). Sul versante opposto della classifica, il capoluogo più economico si conferma anche a novembre Caltanissetta con 4,3 euro mensili, davanti a Vibo Valentia (4,6 euro/m 2 ) e Chieti (5,1 euro/m 2).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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