Cicloturismo, le vie interpoderali sottoutilizzate come leva di rilancio

“Utilizzare le strade interpoderali di campagna per trasformarle in una rete. Queste vie sono sottutilizzate, ma hanno un potenziale altissimo. Bisogna capire quali sono i percorsi giusti, per questo la rete è in continua evoluzione e aggiornamento”. Così Carlo Ricci, direttore del Gal Costa dei Trabocchi che ha organizzato il Bike summit 2022, la “due giorni” in svolgimento a Palazzo D’Avalos a Vasto sul tema “Verso una destinazionale cicloturistica della Costa dei Trabocchi”. L’evento, iniziato ieri pomeriggio con la presentazione del report Isnart sul cicloturismo in Italia e in Europa, prosegue oggi con un workshop. “Quest’anno è la settima edizione del ‘Costa dei Trabocchi Lab’, il nostro evento per discutere e ragionare sui programmi futuri, sul 2023 – spiega Ricci – L’idea e l’opportunità è di abbinarlo al ‘bike summit’. Ci è stata restituita un’a fotografia delle tendenze di tutto quello che si sta muovendo attorno al cicloturismo. Lo slogan: siamo in mezzo al guado, nel senso che abbiamo, insieme a tutto il territorio, deciso una serie di passi per diventare una destinazione cicloturistica. La sfida sarà affinare quegli aspetti che ci permetteranno di essere riconosciuti e apprezzati”. Il direttore del Gal Costa dei Trabocchi sottolinea il lavoro svolto, in particolare in riferimento al progetto digitale. “Abbiamo costituito una community di redattori che lavorano su siti web, sono 35 persone. L’idea è lanciare prodotti digitali più dinamici dei siti web: ad esempio un web-magazine stagionale con tutte le esperienze disponibili per il turismo attivo del territorio. Un’altra idea è una sorta di sito-catalogo per raccogliere tutti i servizi e le proposte di esperienze. Della nuova rete ciclabile, dopo questo primo esperimento, vogliamo cambiare il sistema di segnaletica, aumentare i percorsi, creare una narrazione su ognuno. Abbiamo imparato che la rete funziona, ma non ha una forte capacità attrattiva. Quello che attrae è il percorso con il suo nome come la via dei Mulini, la via delle riserve naturali. Vogliamo lavorare su questo per far conoscere alternative alla via verde”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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