CNA Fita: «Aumento dell’accisa sul gasolio colpo durissimo per le piccole imprese»

CNA Fita ha espresso forte preoccupazione per la modifica unilaterale dei termini di allineamento dell’accisa sul gasolio alla benzina prevista nella Legge di Bilancio 2026. L’associazione contesta l’articolo 30 del provvedimento, che stabilisce per il 2026 un incremento di 4,05 centesimi di euro al litro, rispetto all’aumento graduale di 1,5 centesimi previsto dal D. Lgs. 43/2025.

Secondo CNA Fita, la nuova misura comporta un aumento dell’accisa pari al 200% rispetto alla previsione originaria, penalizzando in particolare i veicoli di piccola portata, sotto le 7,5 tonnellate, che non beneficiano di alcun meccanismo di recupero fiscale. Si tratta di circa 181mila mezzi utilizzati per il trasporto conto terzi, per i quali il maggior costo stimato supera i 24 milioni di euro.

Ancora più critica la situazione dei circa 80mila veicoli con classe ambientale inferiore a Euro 5, per i quali l’aggravio raggiunge quasi 65 milioni di euro. CNA Fita avverte che la misura rischia di colpire duramente migliaia di micro, piccole e medie imprese del trasporto, aumentando i costi, alimentando l’inflazione e riducendo la competitività del settore.

L’associazione chiede al Governo un immediato passo indietro e la possibilità per le imprese con veicoli di piccola portata di recuperare integralmente l’accisa, al pari dei mezzi pesanti. In caso contrario, le aziende saranno costrette ad adeguare le tariffe di trasporto in misura proporzionale all’aumento delle accise.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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