“Giornate da incubo per l’Abruzzo, come non se ne vedevano da decenni. Quattro province isolate, paesi sommersi dalla neve e strade urbane ed extraurbane impraticabili. Non e’ un bollettino di guerra, ma il risultato di due giorni di neve che, solo in Abruzzo, hanno avuto effetti disastrosi”. Lo afferma Confartigianato Commercio Abruzzo, sottolineando che “la regione e’ in ginocchio” e “i saldi sono rovinati”. Tanto che l’associazione chiede “lo stato di calamita’ naturale e commerciale”. “Un vero e proprio colpo di grazia al commercio abruzzese – afferma il delegato Commercio di Confartigianato Abruzzo, Massimiliano Pisani – gia’ logorato dalla crisi e da tutti gli eventi che hanno portato il 2016 a essere un anno maledetto. Pescara, Montesilvano e Chieti sono state le citta’ piu’ colpite della regione. Allerta meteo diffusa da giorni e Piani neve programmati e pagati con soldi pubblici che, pero’, purtroppo, non hanno dato alcun esito. Una regione in ginocchio, e questo e’ davanti agli occhi di tutti. Un danno enorme e non solo per i cittadini, ma anche per le nostre tante piccole aziende danneggiate oltre che dalla neve anche dalle strade rimaste chiuse per 48 ore”. “Gli unici beneficiari di questa situazione, come al solito e come sempre – sottolinea Pisani – sono i centri commerciali che si sono organizzati privatamente e in tempo. Chiediamo quindi alla Regione lo stato di calamita’ naturale e commerciale, con un immediato stanziamento di fondi che tuteli non solo i cittadini ma anche le imprese di prossimita’ e le piccole aziende. Chiediamo inoltre alla Regione di avviare accertamenti per individuare gli eventuali responsabili di questo sfacelo, affinche’ possano assumersi le proprie responsabilita’”.
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