Consumi, Nomisma/Crif, solo 1 su 4 spendera’ piu’ del 2019

Solo 1 italiano su 4 spendera’ di piu’ rispetto al 2019. Lo rivela l’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma in collaborazione con Crif, secondo cui regna la preoccupazione per il rialzo dei costi dell’energia. Dopo lo “tsunami” per i consumi delle famiglie rappresentato dalla pandemia, nel 2021 e’ stata riconquistata appena la meta’ dei minori consumi dell’anno precedente: le famiglie italiane hanno speso quasi 4 mila euro annui in meno rispetto al pre-Covid. Un ritardo – spiegano Nomism e Crif -che difficilmente si colmera’ anche nel corso del 2022, nonostante la spesa in crescita rispetto al 2021, ma comunque inferiore ai livelli pre-pandemia.

Nel 2022 – e’ la stima di Nomisma – si assistera’ ad un saldo negativo tra coloro che dichiarano che aumenteranno complessivamente la spesa per consumi rispetto al 2019, rispetto a chi pensa di aumentarla (saldo -4%). Tra i fattori che nel 2022 potranno penalizzare maggiormente i consumi vi e’ la spinta inflazionistica e l’impatto sul potere d’acquisto; gli italiani sanno che dovranno reggere l’urto dell’aumento delle spese obbligate (energia, salute, carburanti) e saranno costretti a comprimere gli acquisti rinviabili e quelli non necessari. A confronto l’evoluzione della situazione pandemica sembra un elemento che puo’ incidere, ma in misura decisamente inferiore rispetto al passato. Nel mese di dicembre 2021, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (NIC) di Istat, al lordo dei tabacchi, e’ aumentato dello 0,4% su base mensile e del 3,9% su base annua.

A preoccupare non sono solamente le bollette di luce e gas: l’inflazione si pone come minaccia del carrello “allargato” della spesa, con un rischio di contrazione dei consumi per far fronte all’aumento generalizzato dei prezzi e alle conseguenti maggiori uscite. Altri elementi che potranno intaccare la voglia di ripartenza dei consumi vanno ricercati nel peggioramento del clima sociale del Paese e la propensione al risparmio delle famiglie, per l’anno appena iniziato, infatti, solo un italiano su quattro immagina di poter dedicare agli acquisti un budget maggiore rispetto al 2019. Nel 2022 aumentera’ la quota di italiani che spenderanno di piu’ per la salute rispetto a chi invece contrarra’ la spesa (con un saldo netto pari al +10%), l’educazione dei figli (saldo netto +9%), la gestione dell’auto (saldo netto +8%) e la manutenzione della casa (saldo netto +6%). Viceversa, si fara’ maggiore attenzione ai trasporti pubblici (saldo netto -18%) e alle uscite destinate all’arredamento (saldo netto -16%), per l’abbigliamento e le scarpe (saldo netto -15%) e per la cura della persona (saldo netto -11%). Guardando agli acquisti futuri, il 9% degli italiani pensa di acquistare una nuova abitazione e in particolare la fascia d’eta’ 30-44 anni una nuova auto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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