
“Il 31 luglio è stato firmato il rinnovo del Contratto nazionale industria alimentare con tre associazioni datoriali, Unionfood, Ancit e Assobirra, ma non con le altre associazioni datoriali coordinate da Federalimentare. Dopo 11 mesi di trattative e dopo aver condiviso tutta la parte normativa, Federalimentare si è tirata indietro rifiutandosi di riconoscere 13 euro da erogare nel 2023. La mancata sottoscrizione del Contratto da parte di Federalimentare è puramente strumentale e ingiustificata che penalizza in modo inaccettabile le lavoratrici e lavoratori che non hanno mai smesso di produrre, in un periodo estremamente complicato, difficile e che, con enormi sacrifici, hanno garantito gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionali Abruzzo Molise, stigmatizzano il comportamento miope e poco lungimirante di Federalimentare. La Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil nazionali hanno unitariamente proclamato lo stato di agitazione a partire dal 24 agosto in tutte le aziende che non hanno firmato il rinnovo del contratto, con il blocco degli straordinari, delle flessibilità e delle prestazioni aggiuntive. Sono state programmate inoltre 4 ore di sciopero per ciascun turno di lavoro, a partire dal 9 ottobre prossimo.