Credito, Cna Abruzzo: imprese salvate grazie a fondi garantiti

I prestiti garantiti dallo Stato alle imprese attraverso il Fondo centrale di garanzia hanno compensato il minor gettito di finanziamenti assicurato dal sistema bancario: tutto cio’, mentre la fine delle misure di sostegno potrebbe aprire per il mondo delle imprese scenari inediti e difficili. Lo rileva la Cna Abruzzo, sulla base dei dati contenuti in uno studio elaborato dal ricercatore Aldo Ronci per conto dell’associazione. L’indagine sull’andamento del credito nel 2020, condotta su dati di Bankitalia e del Fondo centrale di garanzia, sottolinea la Cna, mette a nudo innanzi tutto la differenza di trattamento ricevuta agli sportelli bancari dalle imprese della nostra regione, se e’ vero – come spiega l’autore dello studio – che “in Abruzzo il prestito medio per impresa e’ pari solo al 59% di quanto concesso a livello nazionale. E inoltre, benche’ si registri un incremento del 4,7%, in Italia l’aumento e’ stato di ben tre punti superiore”.

“Nella nostra regione, al 31 dicembre scorso – dice Ronci – i prestiti alle imprese ammontavano a 10 miliardi e 980 milioni di euro, ben 2 miliardi e 108 milioni dei quali erogati pero’ in seguito ai provvedimenti emanati per fare fronte all’emergenza Covid-19. L’incremento sui dodici mesi precedenti e’ stato di 513 milioni: ma se queste cifre si considerano al netto dei fondi garantiti dallo Stato, ecco allora che i prestiti hanno subito una caduta di un miliardo e 595 milioni”. “Insomma – osserva il ricercatore – i fondi garantiti non si sono aggiunti al credito ordinario, si sono limitati a sostituirlo, seppure con qualche ritocco verso l’alto. Ma non certo secondo le aspettative”. “Dunque – rileva Cna – nel periodo piu’ nero per il sistema produttivo nazionale (e regionale) e’ stato solo attraverso la concessione di garanzie statali, oscillanti tra l’80 e il 100%, che le imprese hanno potuto ottenere l’ossigeno finanziario per poter tirare avanti, tra chiusure totali e restrizioni varie. Ne emerge il quadro di un Paese a due velocita’, dove l’Abruzzo certamente arranca”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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