Da Confindustria Otto proposte per aiutare il sistema produttivo abruzzese

Otto proposte per aiutare il sistema produttivo abruzzese ad affrontare il caro-energia. Il pacchetto di richieste arriva dalle associazioni datoriali di tutti i settori economici e dai sindacati, in un documento congiunto inviato al presidente della Regione, Marco Marsilio, ed agli assessori all’energia Nicola Campitelli ed alle attivita’ produttive Daniele D’Amario, a seguito dell’incontro tenuto il 5 settembre scorso sull’argomento. Incontro, precisano le sedici sigle, nel quale “al di la’ della disponibilita’ non abbiamo avuto risposte soddisfacenti. Pur rendendoci conto che la Regione non ha grandi competenze specifiche in materia di energia, ci permettiamo di insistere sul fatto che quando ci si trova di fronte a una drammatica situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo le risposte devono essere altrettanto straordinarie e soprattutto veloci”. Ecco di seguito, dunque, le proposte unitarie presentate alla regione Abruzzo. La prima questione riguarda le risorse: verificare la possibilita’ di rimettere in campo fondi provenienti dalla programmazione 14/20, dall’anticipazione di quelli della nuova programmazione 21/27, da eventuali rimodulazione del Pnrr o di quelli dello “Sviluppo e coesione”. Queste risorse potrebbero essere utilizzate sia nella forma di incentivo diretto a imprese e famiglie o come costituzione di un fondo di garanzia da utilizzare tramite i confidi, in modo da avere un effetto moltiplicatore che ne ottimizzi al massimo l’utilita’ Prevedere in questa fase di rincari cosi acuti dei costi dell’energia, di sospendere per 4/6 mesi le addizionali Irpef ed Irap non impegnate per il pagamento delle spese sanitarie e che pesano sui bilanci di imprese e famiglie, in modo da dare un immediato ristoro sia alle aziende che ai cittadini.
Nel caso di incassi da royalties derivanti dalla produzione di energia nel nostro territorio – spiegano nel documento le associazioni datoriali di tutti i settori economici e dai sindacati abruzzesi – chiediamo che una quota parte di queste risorse vadano destinate a famiglie e imprese per sostenere il sistema produttivo. Nello stesso tempo chiediamo l’azzeramento di eventuali addizionali regionali presenti sulle bollette di gas e luce per un periodo di 4/6 mesi. Sospensione o riduzione del pagamento del bollo auto per la quota/parte appannaggio della Regione. Verificare se vi siano progetti di costruzione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili giacenti nei cassetti della Regione. In questo caso vi chiediamo di conoscere quanti siano, ma soprattutto di velocizzare al massimo le pratiche burocratiche, in modo da consentirne la realizzazione nel piu’ breve tempo possibile.

Prevedere nei nuovi fondi comunitari una misura che abbia una dotazione molto rilevante, con la possibilita’ di erogare un credito di imposta di almeno il 50 per cento alle imprese che decidono di installare pannelli fotovoltaici sopra i tetti dei loro capannoni in modo da avviare sia l’autoproduzione che la vendita della parte di energia eccedente ad altri soggetti. In questo modo si eviterebbe la costruzione di nuovi impianti sul terreno che potrebbero sottrarre terra coltivabile utile all’agricoltura. Potenziare con risorse finanziarie rilevanti lo strumento delle comunita’ energetiche (auspicando la rapida soluzione del contenzioso in corso con il governo nazionale sulla legge regionale numero 6/22) che possono rappresentare una delle risposte piu’ efficaci nel breve, ma soprattutto nel medio e lungo periodo alle difficolta’ legate ai costi e alla provvista di energia di cui le imprese e le famiglie hanno bisogno. Considerare, nel sostegno da concedere alle persone e alle imprese, la necessaria priorita’ delle aree montane, nelle quali l’emergenza energetica costituira’ un problema ancor piu’ drammatico rispetto alle altre aree della Regione.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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