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Un sostegno alle imprese con il Piano di “Decontribuzione Sud”. È l’iniziativa che rischiava di essere cancellata che è stata ripristinata grazie all’impegno di Confindustria e dei suoi dirigenti. A commentare la notizia positiva è il presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Silvano Pagliuca. “Questa misura, operativa dal 2021, ha contribuito al mantenimento e al rilancio dell’occupazione in molti settori d’impresa nelle regioni del sud Italia, compreso l’Abruzzo e a maggio scorso si era paventato il rischio di vederla cessare”, osserva Pagliuca, “Da lì, la battaglia di Confindustria, oggi vinta, per il suo ripristino, evitando l’anomalia legata a un’interruzione a metà d’anno.
Incentivo al lavoro
“Parliamo del principale incentivo all’occupazione nel Meridione”, ricorda presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, “che è valso a livello nazionale, nel 2022, oltre 3.272 milioni, su un totale di 7.450 milioni di agevolazioni contributive di vario genere e si è dimostrato una potente leva per la coesione del nostro Paese. Anche gli imprenditori abruzzesi ora tirano un sospiro di sollievo grazie alla proroga di Decontribuzione Sud fino a dicembre 2024. La forte azione messa in campo dal sistema Confindustria ha portato buoni frutti”
Come funziona
La Decontribuzione Sud è uno strumento semplice ed efficace che supporta le imprese consentendo loro di programmare crescita, sviluppo e investimenti.
A livello nazionale, una delle province che ha beneficiato di più dello sgravio è quella di Teramo. Nella nostra Regione ha interessato oltre 125.000 lavoratori, di cui oltre 50.000 donne.
Pensare al futuro
“La proroga fino a dicembre era fondamentale per tutte quelle imprese che avevano programmato sulla base della previsione degli effetti della misura estesa su tutto l’anno”, fa presente Silvano Pagliuca,
“Ora dobbiamo pensare al futuro, oltre la scadenza di dicembre, per la definizione di strumenti strutturali che riguardino la fiscalità: è necessario offrire alle imprese del Mezzogiorno condizioni stabili per essere più competitive.”
Nelide Maiorani
