Entro il 2018 sarà operativa Camera di commercio Gran Sasso d’Italia

“Entro il 2018 operativa Camera di commercio Gran Sasso d’Italia”. Lo ha annunciato il presidente della Camera di commercio di Teramo e direttore della locale Cna, Gloriano Lanciotti, nel corso della conferenza stampa che si e’ svolta all’Aquila per lanciare il nuovo percorso di alleanza tra la Cna di Teramo e quella del capoluogo di regione. “Abbiamo chiesto al Commissario di avviare, ad aprile prossimo, il percorso tecnico per la formazione del nuovo consiglio camerale”, ha detto Lanciotti, “entro l’anno, se non ci saranno intoppi, la Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia sara’ operativa. La Corte costituzionale, su ricorso di alcune Regioni, ha bloccato il decreto di riforma del sistema camerale, ma per quanto riguarda L’Aquila e Teramo, possiamo andare avanti in quanto l’accordo e’ precedente”. La Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia, che annovera 155 comuni, 618mila abitanti e 79.474 imprese registrate, avra’ un patrimonio di 17 milioni di euro, con un attivo circolante di 24 milioni di euro e una dotazione organica di 80 unita’ lavorative. La razionalizzazione del personale, gia’ avviata, ha portato ad un risparmio sul personale di 468mila euro annui. Il presidente della Cna di L’Aquila, Gianfranco Torrelli, Ha sottolineato “la volonta’ di avviare un percorso condiviso tra le Cna aquilana e quella teramana, che agevoli le imprese che operano sui due territori. Una delle priorita’ sara’ dialogare con il sistema creditizio per individuare modalita’ di relazione piu’ snelle ed efficaci nella valutazione dei piani economici delle aziende. Ottenere credito non basta: le banche devono erogare finanziamenti a tassi di interesse che consentano alle imprese di essere competitive sui mercati”. 

 Il direttore della Cna dell’Aquila, Agostino Del Re, ha illustrato i dati relativi ai crediti concessi alle imprese artigiane tramite Fidimprese, il Confidi della Cna “per un totale di 553 pratiche avviate nel 2017, di cui 225 all’Aquila e 328 a Teramo, un importo deliberato di 22 milioni 103 mila euro, di cui 11milioni 297mila erogati e 6 milioni 255mila in corso di istruttoria. Confrontando le cifre si evince come il 50 per cento delle istruttorie siano ferme, segno che le banche sono restie a concedere finanziamenti, anche in presenza di una copertura di Fidimpresa, che va dal 35% all’80% dell’importo totale”. Del Re, infine, ha posto l’accento “sui ritardi accumulati dalla Camera di commercio dell’Aquila nella fusione camerale, che e’ stata decantata”, ha concluso, “quando ero vice presidente dell’ente ho sollecitato invano un’accelerazione del percorso, che Chieti e Pescara hanno gia’ concluso con successo”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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