Formazione a distanza in Abruzzo maggiore della media nazionale

Nel 2020 il 68,9 per cento delle imprese attive in Italia con almeno 10 addetti ha svolto attività di formazione professionale, tra le grandi imprese (250 addetti e più) la quota supera il 90 per cento. Lo rileva l’Istat, nel suo report sulla formazione nelle imprese nel 2020.

Importante l’impegno in attività formative diverse dai corsi (+10,3 per cento rispetto al 2015) come il training on the job, la partecipazione a convegni e seminari e soprattutto l’autoapprendimento mediante formazione a distanza. Oltre quattro milioni di lavoratori hanno partecipato a corsi di formazione (il 44,6 per cento del totale degli addetti, con lievi differenze tra uomini e donne). Secondo l’Istat, nel triennio 2018-2020 (che comprende l’anno della pandemia) quasi tutte le imprese italiane hanno dichiarato di aver effettuato cambiamenti significativi che, per sette imprese su 10 (e per quasi il 90 per cento di quelle di grandi dimensioni), hanno interessato i processi e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In particolare, il 43,4 per cento delle imprese riferisce infatti di averlo fatto come risposta alla crisi pandemica.

Quasi i due terzi delle imprese hanno ridefinito i propri processi produttivi, riconvertendo la produzione o sviluppando nuovi prodotti o servizi e il 48,8 per cento ha modificato o ampliato i propri canali di vendita o metodi di fornitura/consegna dei prodotti o servizi (es. passaggio ai servizi online, e-commerce e modelli distributivi multi-canale). In questo quadro di forte evoluzione tecnologica e organizzativa la formazione ha giocato un ruolo fondamentale. Infatti, ha svolto attivita’ formative nel 2020 oltre il 70 per cento delle imprese che hanno innovato i processi e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (74,3 per cento) e di quelle che hanno cambiato metodi di lavoro e prassi organizzative (73,4 per cento). Per sostenere le nuove attivita’ sono stati introdotti strumenti per la formazione a distanza degli addetti circa nella meta’ delle imprese (due terzi delle quali a causa della crisi pandemica) con valori superiori alla media nazionale in alcune regioni del Sud (Abruzzo 67,0 per cento, Puglia 56,1 per cento) e delle Isole (Sardegna 59,7 per cento). Alcune differenze si osservano in termini di settore di attivita’. Se i settori delle Ict e dei servizi professionali emergono tra quelli che hanno introdotto i cambiamenti piu’ rilevanti, le imprese attive in alloggio e ristorazione risaltano per aver utilizzato la formazione a supporto delle innovazioni, in percentuale maggiore (85,2 per cento) rispetto ad altri settori.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Cisl, prosegue la mobilitazione su salute e sicurezza

La Cisl si e’ mobilitata, in queste settimane in Abruzzo con tante iniziative per incontrare …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *