Un ritorno all’antica pratica dell’invecchiamento del vino in anfore d’argilla, tradizione che il progetto “Hadria, citta’ del vino in anfora”, promosso da produttori di vino locali, intende non solo recuperare, ma anche omaggiare, donando al territorio dell’antica Hadria l’occasione di divenire nuovamente protagonista di questa tradizione e la possibilita’ di condividerla con i suoi abitanti e i suoi numerosi visitatori. Le quattro aziende agricole locali proponenti – Vinum Hadrianum, Ausonia, Centorame e Cirelli – intendono esporre nella citta’ di Atri alcune anfore di argilla realizzate a mano da maestri di Castelli, all’interno delle quali saranno conservati i loro vini, per esporle in maniera permanente nelle ultime sale delle cisterne romane del Palazzo Duchi Acquaviva con l’intento di omaggiare e arricchire l’offerta culturale della cittadina attraverso il legame che questa antica tradizione ha con Atri e con il territorio delle Terre del Cerrano. In questi territori infatti si produceva anticamente un vino, annoverato tra i sette “grand crus” dell’Impero Romano, che veniva invecchiato in pregiate anfore di argilla prodotte localmente, che lo stesso Plinio elogiava per le grandi qualita’ legate alla loro leggerezza e robustezza.
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