Honeywell, i sindacati discutono dell’accordo

 “Riteniamo drammatico che un Governo importante come quello italiano non abbia i mezzi per impedire di andare via a una multinazionale che ha precedentemente attinto a piene mani a fondi pubblici”. C’e’ amarezza nel commento della rsu di Fiom, Fim e Uilm della Honeywell di Atessa dove i lavoratori hanno discusso l’accordo fatto al Mise il 16 febbraio. La chiusura della fabbrica delocalizzata in Slovacchia ha portato alla perdita di quasi 500 posti di lavoro. “La responsabilita’ della chiusura e’ esclusivamente della Honeywell – aggiunge la rsu – che dopo aver depredato un territorio fugge via lasciando un drammatico deserto alle proprie spalle e sara’ compito dei prossimi governi costruire un percorso politico in grado di scongiurare processi simili per il prossimo futuro. Senza una vera politica industriale questa nazione non ha futuro e il numero di aziende che lasceranno il nostro paese sara’ sempre piu’ numeroso”. L’accordo raggiunto e’ stato discusso dai lavoratori “che hanno compreso, precisa la rsu, come tale intesa fosse il frutto di intenso confronto con l’azienda e che il nostro potere contrattuale si fosse notevolmente abbassato. L’accordo prevede elementi decisamente positivi, come la concessione a titolo completamente gratuito del capannone a una eventuale azienda interessata o affidarsi ad un Advisor per la ricerca di imprese pronte a rilevare lo stabilimento. Fondamentale e’ stato anche l’avvio del prolungamento della cassa integrazione. L’insieme di questi elementi va valutato positivamente perche’ in grado di favorire la possibilita’ di riconversione dello stabilimento. L’elargizione del bonus economico non ci lascia totalmente soddisfatti, ma e’ stato il massimo risultato che siamo stato in grado di ottenere nelle condizioni in cui ci siamo trovati. Ringraziamo quanti ci hanno dimostrato solidarieta’. Oggi necessariamente dobbiamo voltare pagina e ragionare in maniera differente facendo i conti con una bruciante sconfitta frutto di una splendida lotta necessaria, ma che non e’ stata in grado di fermare questo processo di delocalizzazione. Chiediamo a tutti di unire le forze per sostenere con il massimo impegno il percorso della reindustrializzazione”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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