Sono 125mila le micro e piccole imprese interessate dall’intelligenza artificiale, su un totale di 134mila imprese italiane pioniere dell’IA. Ma la loro corsa nella transizione digitale è frenata dalla difficoltà di trovare personale qualificato. Su 449mila lavoratori con elevate e-skill 4.0 richiesti dalle aziende, ne mancano all’appello 246mila, pari al 54,9%. A lanciare l’allarme è il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, intervenuto oggi a Chieti al convegno “70 anni di Confartigianato Chieti L’Aquila “La sfida dell’Intelligenza Artificiale all’Intelligenza Artigiana”. L’iniziativa rientra nel ConfArte Festival, promosso da ConfArte, categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Chieti L’Aquila. Il festival quest’anno è finalizzato anche a celebrare il 70° anniversario della Confartigianato territoriale. Al convegno, oltre a Granelli, hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, e l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca. “L’intelligenza artificiale – ha sottolineato Granelli – è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata da un’altra IA, l’Intelligenza Artigiana, per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori”. “Ma la scarsità di manodopera con competenze digitali – ha aggiunto il presidente di Confartigianato – è un’emergenza da affrontare subito con un’adeguata politica formativa”
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