Un pacchetto di misure di sostegno al comparto agricolo e al settore zootecnico con i bandi sul benessere animale e sull’apicoltura prorogati per consentire alle aziende agricole di avere tutto il tempo per presentare le domande di sostegno alla Regione Abruzzo.
“È infatti attivo, sul portale SIAN, il bando per il miglioramento del ‘benessere animale’ (SRD02) negli allevamenti, con il termine ultimo per la presentazione delle domande previsto per il 22 settembre 2025 ed una dotazione iniziale di 3.750.000 euro – dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente -. L’obiettivo è favorire un modello di allevamento più sostenibile ed etico, con sistemi di gestione innovativi e di precisione che incrementino il benessere e la cura degli animali e la biosicurezza, tema attualissimo considerate, da ultimo, blue tongue e peste suina”.
Rientrano in questo bando i miglioramenti fondiari, la costruzione e ristrutturazione di stalle, laboratori, abbeveratoi, vasche, locali infermeria e aree parto, ripari e tettoie per il pascolo, zone di alimentazione e mangiatoie, sistemi anti-soffocamento e antigelo, l’acquisto di attrezzature per il contenimento e la movimentazione degli animali, l’acquisizione di programmi informatici, brevetti e licenze. Gli allevamenti ammissibili sono relativi a bovini, ovini, caprini, suini, equini, asini e muli.
“I singoli interventi sono ammessi fino a 500.000 euro – specifica il vicepresidente Imprudente -, con un contributo a fondo perduto fino all’80%, cui può sommarsi un finanziamento a tasso zero per la restante parte dell’investimento, per le imprese che lo richiedano, grazie allo strumento finanziario costruito dal dipartimento agricoltura e gestito da Fi.R.A. creato per chi non ha facile accesso al credito bancario”.
Anche per il bando ‘impegni in apicoltura’ (SRA 18-ACA 18) è stata disposta una proroga, 15 settembre 2025 per la presentazione delle domande di pagamento relative al secondo acconto.
L’intervento è concepito come strumento di tutela della biodiversità e degli ecosistemi ed è finalizzato a garantire la presenza delle api in aree ad elevato valore naturalistico dove il servizio di impollinazione contribuisce alla salvaguardia di specie vegetali, anche se di minore interesse mellifero e produttivo.
L’intervento prevede, infatti, il pagamento di un premio a carattere “compensativo” del minor reddito degli apicoltori, considerati le minori rese produttive in miele ed i maggiori costi legati alla lontananza delle postazioni degli apiari, ma, al tempo stesso, il grande valore naturalistico prodotto.