Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e maggio sono state 323.806, con un’impennata del 47,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. I casi mortali sono stati 364, in calo in questo caso del 16,1% sui cinque mesi dello scorso anno. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 25.593 (+7,0%). I numeri sono contenuti nella sezione “Open data” del sito Inail. L’incremento degli infortuni rispetto al 2021 riguarda sia i casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 194.280 del 2021 ai 290.283 del 2022 (+49,4%), sia di quelli in itinere, occorsi cioe’ nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 34,2%, da 24.982 a 33.523. Nel solo mese di maggio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +44,2% nella gestione Industria e servizi (dai 182.561 casi del 2021 ai 263.242 del 2022), un -1,6% in Agricoltura (da 10.447 a 10.276) e un +91,5% nel Conto Stato (da 26.254 a 50.288). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+144,3%), nella Sanita’ e assistenza sociale (+134,4%) e nelle Attivita’ dei servizi di alloggio e di ristorazione (+105,1%). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: piu’ consistente nel Sud (+65,8%), seguito da Isole (+61,5%), Nord-Ovest (+55,7%), Centro (+48,2%) e Nord-Est (+30,2%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,1%), la Liguria (+75,7%) e l’Abruzzo (+66,5%). Per quanto riguarda i casi mortali, nei cinque mesi del 2022 aumentano rispetto allo stesso periodo del 2021 solo i casi in itinere, passati da 72 a 96, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 362 a 268. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 359 a 303 denunce), l’Agricoltura (da 45 a 42) e il Conto Stato (da 30 a 19). Dall’analisi territoriale emerge un incremento di due casi mortali nelle isole (da 26 a 28) e un decremento di 57 casi al Sud (da 130 a 73), di otto nel Nord-Est (da 94 a 86), di quattro al Centro (da 81 a 77) e di tre nel Nord-Ovest (da 103 a 100). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Lombardia (+6 casi mortali), la Sardegna (+4), il Veneto e la Toscana (+3 ciascuna). I maggiori decrementi, invece, sono quelli della Campania (-19), dell’Abruzzo (-15), della Puglia (-12) e del Molise (-10).
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